mercoledì 21 aprile 2010

Outing

Delle volte è doveroso, per quanto doloroso, essere capaci di fare un passo indietro, di fare outing. Ed io lo faccio aiutandomi con la citazione di un verso trovato in uno dei tanti libri che ormai divoro per sopperire le mancanze che mi accompagnano da tanto tempo.

"Vorrei sapere dove sei questa notte, mentre qui sono le quattro e non riesco ad addormentarmi. Vorrei sapere cosa stai facendo e con chi sei e che faccia hai, se ti ho già incontrato o ci siamo solo sfiorati qualche volta, se siamo sempre stati distanti senza il minimo punto di contatto. Vorrei sapere se ci incontreremo, e quando. Se ci incontreremo troppo tardi o appena in tempo, o ci incontreremo ma non riusciremo neanche a capire che eravano noi e quanto eravamo importanti l'uno per l'altra. Io credo che ti riconoscerei subito, anzi sono sicura. Mi basterebbe guardarti negli occhi un attimo per capire che sei tu, o solo guardarti entrare in una stanza. Mi basterebbe un secondo, o meno. Però adesso dove sei? Adesso che sono così sola e triste e senza speranza, dopo tutti questi uomini vili e freddi e mammoni e indifferenti e sadici e semplicemente sbagliati? Dove sei? E ci sei, poi?"

De Carlo Andrea - Arcodamore