giovedì 25 ottobre 2012

Online VS Offline

E' da un pò che rimurgino su quanto ci sia di differente sul conoscere qualcuno online o offline,            certo se penso all'online come è ovvio che sia, mi vengono in mente situazioni portate all'estremo: maniaci, pervertiti, psicopatici, etc etc. Ma alla fin fine anche offline c'è il medesimo rischio di poter conoscere uno di questi elementi. D'altronde è vero anche che offline si conosce gente anche tramite terzi, amici, conoscenti o qualcuno di famiglia, e qui il caso di trovare uno degli elementi sopra citati va a scemare notevolmente sul fattore percentuale, ma perché dare per scontato in maniera ottusa che online ci siano solo elementi cosi? Ho conosciuto persone online e offline, mi è capitato pure in passato un maniaco soft e un mezzo psicopatico ma li ho saputi (per fortuna) gestire facilmente, offline effettivamente non li ho mai conosciuti, ma ho anche conosciuto persone deliziose, a partire dalle mie colleghe scribacchine (tra cui pure qualche maschietto) e sia i ragazzi della land in cui giocavo, insomma se devo fare una stima ho conosciuto online gente decisamente migliore di quella che avrei potuto conoscere offline o che offline non avrei avuto modo di incontrare minimamente. Indecisa, dubbiosa... Sicuramente non risolverò la questione ora, ma se c'è qualcuno che mi legge e vuole dire la sua, il blog è libero ad ogni commento.

venerdì 12 ottobre 2012

Lettere

Le lettere, intese come oggetto, come prolungamento della parola e dei pensieri. Da sempre ho scritto realmente tante lettere, alcune inviate, altre cestinate, molte salvate nel pc o semplicemente in scatoloni pieni di ricordi. Cos'è che spinga gli altri a scriverne (se le scrivono) non lo so, ma sono consapevole di cos'è che porta la sottoscritta a mantenere attiva questa attività. Scrivere è più facile, almeno per me, rispetto il dare voce alle parole. Scrivendo si abbattono i muri dell'imbarazzo e della censura. Scrivendo riesco a dire ciò che non potrei o non riuscirei mai a dire a voce. E così mi ritrovo a scrivere e scrivere, annotando frasi e risposte non date, domande alle quali, con molta probabilità, non riceverò risposta. Scrivo perchè mi piace, ma anche perchè è l'unica comunicazione che mi appartiene veramente, l'unica in cui nessuna maschera può essere indossata, dove anche le lacrime, delle volte hanno libero arbitrio assoluto, non vengono trattenute, a differenza di quanto possa accadere dinanzi a chi è il destinatario delle parole
Torno a scrivere, dunque, l'ennesima lettera che non riceverà nessuno, meglio se le uso come uno sfogo e nulla di più. Mi umilierei sin troppo se le inviassi.

domenica 5 agosto 2012

Mia madre e la sua ricerca di un genero -.-"

Mia madre sta letteralmente impazzendo, si è convinta che necessito di un fidanzato, indi per cui senza vergogna alcuna ha iniziato a chiedere a destra e sinistra di presentarmi un ragazzo, naturalmente con i suoi requisiti. Dapprima credevo stesse scherzando, ma poi la cosa ha iniziato ad essere meno giocosa, tant'è che proprio davanti a me ha iniziato a chiedere alla figlia della mia vicina di trovarmi qualcuno, poi lo ha chiesto al cugino di mio cognato, con evidente rossore e incazzatura della sottoscritta. Adesso, non è che voglia essere puntigliosa, ma se volessi potrei pensarci da me (insomma più o meno, alla fine me li prendo tutti fatti con lo stesso stampino). Per non farci mancare nulla una sera si è presentata pure la vicina (mamma) e lì tra una parola e l'altra è venuto fuori che intrattengo una comunicazione su facebook con il ragazzo conosciuto a Medjugorie (ne parlerò poi di questo viaggio), si è scatenato il putiferio generale. Volavano frasi del tipo:
"Ah che bravo ragazzo"
"Ah ma quanto è carino"
"Quello è il genero perfetto"
Ora non è che voglio essere nuovamente puntigliosa ma non è che io e il tipo in questione ci facciamo chiacchierate intense e appassionate, è solo una comunicazione conoscenziale, di cortesia e di educazione, nulla di più e nulla di meno di ciò... Che qualcuno le fermi a tutte queste donne che vogliono vedermi in catene... Uff... Sono addirittura arrivate alla minaccia:
"A San Nicola ti portiamo a fare il giro della colonna"
Adesso per chi non è di Bari non lo può sapere, ma quì c'è una chiesa dedicata al santo citato sopra e in questa chiesa c'è una colonna dove le zitelle in cerca di marito fanno il girotondo allegramente, pregando e chiedendo la grazia.  Chi mi conosce sa perfettamente che io son tutto men che meno credente, indi per cui dubito fortemente che la cosa possa portare a qualcosa, d'altra parte in quel periodo me ne scapperò da qualcuno così mi evito questa colossale stronzata che non mi va minimamente di fare... 

Salvatemi da mia madre!!!!

martedì 31 luglio 2012

Anoressia emozionale e bulimia letteraria

Ci sono giorni in cui l'unica cosa che riesco a fare è sonnecchiare e leggere, leggere e sonnecchiare. Devo disintossicarmi dalla lettura, smettere di vivere le vite altrui e iniziare a sfruttare quella che ho dinanzi e che avrò per un altro pò. Ma come si fa a rinunciare a qualcosa che ti ripaga di tutto senza alcuno sforzo? Come si fa a rinunciare a qualcosa che ti appaga e ti rende contenta e febbricitante? Maledetti siano i libri e le storie che raccontano. Maledetta sia la mia incapacità di lasciarmi andare, maledetti siano i primi appuntamenti e l'ansia che mi provocano. Spegnetemi il cervello, disinescatelo e lasciatelo perire una volta per tutte... Anoressia emozionale e bulimia letteraria, questo è ciò che meglio riassume questa giornata perlopiù apatica...E continuano le domande, le ipotesi, i ragionamenti malsani, i "sè" e i "forse", il vivere nei ricordi e mutarli, portarli forzatamente nel futuro non reale e immaginarli per come avrebbero potuto essere. Il passato è passato. I libri sono solo libri. Proverò ad autoconvincermene, ma non vi sarà alcun risultato, di questo ne ho la certezza assoluta. La dipendenza da lettura non la si perde mai se non nella tomba.

sabato 7 luglio 2012

Malessere...

Ho fatto di tutto per trattenere le dita e le parole che vorrebbe scorrere liberamente per potersi imprimere in questo foglio virtuale, ma ho perso... Non riesco a trattenermi. 
Ennessima ondata di malessere, di tristezza acuta. Cerco di ripassare a memoria Pessoa, il suo pensiero, cerco di ricordare i passi migliori di Bukowski, cerco di ricordare Baudelaire, ma tutto sembra essere totalmente sovrastato dal malessere. 
Che sia giunto il momento di chiedere aiuto a qualcuno? Ma a chi? La mia migliore amica abita lontano, chiedere a qualche conoscente? E cosa chiedere? Ogni volta che provo a contattare qualcuno o non ricevo risposta oppure mi si dice che si ha dei problemi in quel momento e che quindi non è possibile. In parte l'ho voluto io questo isolamento forzato, in parte mi è stato imposto dagli eventi. Trattengo per l'ennesima volta le lacrime, ma a che pro? Vogliono venire fuori e trattenerle non serve a molto. Pensavo bastasse dimagrire, cambiare look, cercare di essere più propositiva e positiva, ma alla fine resto sempre la stessa, quindi che fare? Torniamo alla domanda precedente... A chi chiedo aiuto? Chi è rimasto? Nessuno. Sono tutti impegnati nella loro vita, fidanzati, sposati ed io vedo scivolare via i migliori anni della mia vita in completa solitudine. Eppure ci provo, mi metto in gioco, esco di tanto in tanto, ma alla fine non mi rimane assolutamente nulla. Che ci sia qualcosa di sbagliato in me? E' molto probabile che sia così, perchè altrimenti non riesco a trovare un eventuale opportunità, una seconda scelta con cui poter eventualmente fare un paragone, un confronto. Chiedo a mio cugino di uscire con lui? Ma in 28 anni non si è mai avuto tutto 'sto rapporto... Chiedo a qualche ex? No sembrerei patetica.
Mi passerà com'è venuto... Va a finire sempre cosi, qualche mese di tranquillità e poi una sera distruttiva... Devo solo non pensarci, distrarmi. Non posso fare affidamento su nessuno. I miei problemi devo essere in grado di risolverli da sola, non posso pesare sulle spalle degli altri.  Ho sempre urlato, ma nessuno mi ha ascoltato... Devo bastarmi da sola come sempre... Passerà... Deve passare... Soffiamoci il naso, asciughiamo le lacrime e andiamo avanti...

lunedì 25 giugno 2012

Cibo dell'anima (MIA)...

 Non vi è nulla di meglio di un buon libro per ravvivare una vita priva di colore...


- AA.VV. - Dark alchemy (6, un voto in toto, perchè dare un singolo voto ad ogni racconto è impossibile, diciamo che come molti altri libri di artisti vari con un unico soggetto c'è quello meglio riuscito e quello che se non è peggio, poteva fare senza dubbio di meglio)
CIT: "...dovunque vai, porti sempre te stesso con te..."
CIT: "...quando il puro bene e il puro male si uniscono in matrimonio non potete aspettarvi una relazione tranquilla. Le conseguenze possono sorprendere entrambi..."

- AA.VV. - Profondo Horror (6, come il precedente la sufficienza è un voto totale, di media, c'è qualcosa di decente e qualcosa che avrei tralasciato volentieri)

- Abel Wakaam - Arcano (7+, ho contattato l'autore dicendogli che questo racconto mi è particolarmente piaciuto, tanto che ve lo consiglio, soprattutto a chi ama il genere fantasy. E' una persona molto cordiale, quindi se volete potete anche lasciare il vostro parere su questo o altre sue opere, lo trovate su FB. Io ve lo consiglio. Vi dico solo che ci sono le amazzoni... Per il resto i lettori del mio blog, sanno che non consiglio libri brutti dando voti decenti)
CIT: "...è strano il silenzio quando arriva dopo tanto fragore, quasi fa male alla mente, abituata a non darsi pace..."
CIT: "...saggio è chi saggio non si crede..."

- Abel Wakaam - Eyes (6-, per quanto possa essere scritto bene e possa procurare un pò di eccitazione, mi pare un qualcosa di già sentito)
CIT: "...dava di sé un'immagine fredda e distaccata da acida zitella, pronta ad avvelenare chiunque si fosse azzardato a darle un bacio..."
CIT: "...io guardo tutto dall'alto, in silenzio, e le mie dita scrivono ciò che gli occhi perpeciscono nel buio... nel momento magico in cui le palpebre restano chiuse..."

- Abel Wakaam - Il dio della luna (7, in certi pezzi ho creduto fosse una donna a scrivere e l'ho anche detto all'autore senza mezzi termini, e vi assicuro che è un complimento, se solo lo leggeste mi dareste ragione eh eh eh. Mantiene la suspance quasi fino alla fine, innovativo seppure con quel pizzico di banalità cosi tanto pregna in tutto il nostro tempo)
CIT: "...l'attesa è uno spazio immenso dove il vuoto fa paura. La mente percepisce l'assenza di ogni certezza e attinge dai più infimi dettagli per costruire un castello di carta con l'unico intento di vederlo crollare..."

- Abel Wakaam - Jakira (6-, sarà il genere tendenzialmente (ok, leviamo il "tendenzialmente") erotico, ma di rado libri di questo genere mi portano a voti alti, mi pare tutto un gran sentito dire, un gran "già letto". L'intento c'è, ma il succo mi è apparso come il precendente, sopra citato, nulla di nuovo)

- Abel Wakaam - Rosso scarlatto come il sangue del Demone (7+, lo ammetto l'autore mi piace per come si escrive e per quell'animo poliedrico che lo distingue, varia da un genere all'altro senza troppe remore o errori di sorta, anche questo è un racconto che vi consiglio. Ben scritto, con una dose di suspance non eccessiva e non troppo minima. Un pò di esoterismo, che non guasta mai e un mistero che vuole una risposta...)

- Abel Wakaam - True Lies (5, del genere "erotico" questo mi è parso il più banale dei tre letti di questo autore. Di essere scritto bene lo è, ma non ci vedo nulla di originale o di diverso dai diversi autori del genere che ho letto in passato)

- Alicia Erian - Beduina (5, una sorta di Lolita con sangue arabo, dove c'è un militare che funge da pedofilo, un lavoro da babysitter che non si sopporta, un padre dispotico e una madre menefreghista... Spero non sia tratto da una storia vera...)

- Amanda McIntyre - L'incanto dei sensi (7, non ho ancora capito se questo sia o meno un harmony, però ha dalla sua che l'eroina non è un personaggio classico e palloso tipico del genere, la storia è piuttosto avvincente, anche perchè è in costume, insomma non male rispetto agli altri del genere)

- Amy Tan - Il circolo della fortuna e della felicità (4, di solito i romanzi di stile nipponici mi piacciono, ma questo l'ho gradito solo ed esclusivamente in alcune parti, il resto non mi è piaciuto proprio per niente)
CIT: "...non è che non avessimo cuore o occhi per il dolore. Eravamo tutti impauriti. Avevamo tutti le nostre avversità. Ma disperarsi voleva dire desiderare qualcosa che si era già perduto. O prolungare quello che era già abbastanza insopportabile..."

- Andrea G. Pinketts - Il senso della frase (5, è iniziato ad apparirmi sensato praticamente da più di metà e tutta la fine, l'inizio lo reputo mooolto noioso...)

- Andrzej Sakowski - Il guardiano degli innocenti (8, un fantasy che consiglio vivamente agli amanti del genere. Inizia un pò lentamente, ma poi come una droga diviene morbosamente  interessante e ti spinge a fare le 4 di notte per leggere quanto più possibile)

- Anna Dale - Fruscio di streghe (7+, un libro per ragazzi, molto ben scritto e molto simpatico nel suo genere, l'unione tra streghe e un umano tristemente sballottato a casa della madre per una zia in ospedale... Veramente simpatica la storia)

- Anna Valentini - L'archivista (8, un libro che mi ha preso veramente tanto. Scritto deliziosamente, per nulla noioso, avvincente e soprattutto storico. Deja-vu e un pizzico di fantasy (che non guasta mai) rende la storia perfetta e divorabile in poco tempo, senza, con ciò perderne il gusto)
CIT: "...non era sua abitudine, ma nell'ultimo periodo aveva frequentato cosi poche persone, che desiderava la compagnia di altri esseri umani, anche se solo per condividere un cappuccino..."

- Anne Delaflotte Mehdevi - Ascoltami (n/d, sicuramente per chi è visceralmente innamorato della musica può amare questo libro come meriterebbe, ma personalmente, per quanto la musica faccia parte della mia vita, in primis viene altro, e ciò mi porta ad aver avuto non poche difficoltà nell'entrare in toto nel personaggio descritto)
CIT: "...basterà sapere che le due donne si erano conosciute all'età di quindici anni al liceo, che la loro complicità era maturata per due anni prima che firmassero un contratto tacito di amiciziaa vita, e che, agli occhi dell'una, l'altra sarebbe sempre stata la più bella..."

- Antonio Garrido - Il monastero dei libri proibiti (8, un periodo storico specifico, la condizione delle donne limitata alla cucina e alla funzione di incubatrici umani. La ribellione e la conoscenza. Un viaggio, vari incontri, la passione diviene lavoro e il resto... Scopritelo...)

- Arnaldur Indridason - Sotto la città (8, un genere che per mancanza di tempo avevo accantonato, un poliziesco/thriller, interessante, macabro, contorto. Dna e segreti che andrebbero mantenuti taciuti, ma scoperti... Da leggere)

- Ashley Jennifer - Desiderio selvaggio (7, stranamente questo harmony mi è piaciuto, vuoi perchè la storia d'amore prende realmente vita verso la fine, vuoi perchè la banalità è stata trasformata in azione, insomma abbastanza leggibile anche per via dei personaggi piuttosto caratteristici)

- Baldini Eraldo - Tre mani nel buio (7, all'inizio ho faticato, semplicemente per un problema mio verso il ruolo del protagonista, eppure in questi tre racconti, il genere poliziesco prende vita lasciando un largo spettro anche a quello che vi è oltre la caserma. Ben scritti e molto originali, per nulla banali)
CIT: "...per lei il tempo si è fermato, per lei il futuro sembra non esistere, lei vive in un pesantissimo e immobile presente fatto di un'inesplicabile disperazione..."

- Bambarén Sergio - Il guardiano del faro (5, mi aspettavo molto di più, visto il numero delle persone che lo elogiano, vedrò di leggere altro di questo autore, ma se dovessi basarmi solo su come ha scritto questo libro, lo boccerrei all'istante, eccetto per le due citazioni)
CIT: "...i ricordi sono un modo per mantenere i contatti con le cose che amiamo, con ciò che è conservato nella nostra mente..."
CIT: "...imparerai che la solitudine può diventare uno dei tuoi migliori amici nella vita. Sarà sempre là ad ogni svolta. E ti insegnerà come rallegrarti di tutte le meraviglie e la bellezza dell'esistenza, un passo alla volta. Spesso è un bene essere soli, avere il proprio spazio. Dà modo di pensare, di scoprire chi tu sia veramente..."

- Barbash Benny - Il piccolo Big Bang (n/d, si legge facilmente, non ho capito molto il succo della storia, irreale e reale che si incrociano. Arabi ed ebrei con un albero di ulivo...)

- Bianca Pitzorno - La bambinaia francese (9, leggendolo vi sembrerà di leggere qualcosa che già conoscete, non vi dico molto altro. E' bello... Fatemi sapere cosa vi ricorda... vi dò le iniziali per agevolarvi J.E)
CIT: "...mille anni sono un tempo cosi breve per possedere coloreche amiamo! Un tempo cosi breve per piangerli quando li abbiamo perduti..."

- Bianca Pitzorno - Polissena del porcello (6, sicuramente un libro per bambini, sicuramente avvincente per certi versi e noioso per altri se a leggerlo si ha più di 10 anni, ma, tuttosommato non è totalmente da buttare)

- Bianca Pitzorno - Speciale Violante (7, questa volta il target dell'età è leggermente superiore, intorno ai 12-13 anni, per intenderci. Il libro è simpatico, un ripercorrere, volendo, il nostro primo sbandamento, mescolato ad una storia che diviene avventura, il tutto a causa di una telenovelas)

- Bierce Ambrose - La valle degli spiriti (6, voto complessivo se devo calcolare ogni singolo racconto. Come ogni raccolta che si rispetti c'è quella che merita un voto più alto della sufficienza e quello che non ha minimamente senso)

- Binchy Maeve - Il lago di cristallo (9, un libro che merita veramente, per quanto abbia all'inizio pensato appartenesse alla categoria "harmony" mi sono decisamente ricreduta, certo ci sono varie storie d'amore, ma le degressioni le rendono secondarie, a differenza di quella che diverrà da quasi subito la relazione per eccellenza... Mix di emozioni. Da leggere!)

- Kelley Armstrong - Bitten (9, non amo moltissimo i licantropi come figure mitologiche, però sò riconoscere una buona scrittura, un racconto non banale, anche se la descrizione della fascia maschile licantroposa è tutta muscoli e gnocchitudine all'ennesima potenza mi ha fatto sorridere, bhè il resto vale la pena di essere letto. Certo all'inizio è un pò lento ma poi vi prenderà in pieno come un treno in corsa)

- Black Holly - La fata delle tenebre (9, un bel urban fantasy, interessante la storia, simpatiche le descrizioni degli umani e dei non umani. Folletti, spiritelli, creature mitologiche e umanità... Nulla ci distingue metaforicamente, se ci vediamo in un determinato punto di vista)
CIT: "...la sigaretta è l'emblema del piacere perfetto. E' squisita e ti lascia insodisfatto. Si può desiderare di meglio! Oscar Wilde"
CIT: "...di ogni parola si dice che tu la pronunci e lei muore. Io credo invece che la sua vita cominci solo allora. Emily Dickinson"

- Boni Paola - L'evocatore (8, un bel urban fantasy di tutto rispetto. Spero vivamente che ci sia un sequel il prima possibile. Per chi ama il genere lo consiglio fortemente. L'autrice è valida)

- Bosco Federica - Innamorata di un angelo (8, un genere sicuramente yung, il tema principale è l'adolescenza, il mutamento del corpo, il primo amore, il primo dolore. Amicizia e passione, danza e morte... Ben scritto)
CIT: "...da quando mio padre se ne era andato, non sorridevo più e non ero certo quella che si definisce una buona compagnia..."
CIT: "...non poteva rimanere tutto come prima? Ero davvero obbligata a entrare nel mondo dei grandi? Perchè per Nina e le nostre compagne di classe era cosi naturale abituarsi a un corpo nuovo, farsi nuovi amici e uscire con i ragazzi, mentre io non riuscivo a fare altro che scrivere sul mio diario pagine e pagine di pensieri neri?"
CIT: "...come tutte le cose che sai di dover cambiare, quando arriva il momento di affrontarle, avresti solo voglia di rimandare a domani..."
CIT: "...che cosa intendevano fare quei due adesso? Cercare di farci mettere insieme? Questa mania di accoppiarsi per forza stava diventando irritante..."
CIT: "...Serva me. Servabo te... (TRAD: salvami. ti salverò)"

- Bossi Fedrigotti Isabella - Se la casa è vuota (7, un libro che può benissimo passare da saggio. Una raccolta di esperienze, piccoli esseri umani costretti in una famiglia particolare a modo proprio. Bambini, ragazzi e adolescenti che devono fare i conti con cosa comporta l'essere lasciati soli con se stessi)

- Bouflet Joachim - Il diario segreto di Lucrezia Borgia (7+, sicuramente è ben scritto, in alcune parti diviene pesante, d'altra parte viene totalmente rivista la figura di Lucrezia Borgia. Di voci su di lei ce ne son stati tanti, ma con questo libro, personalmente l'ho rivista sotto un aspetto differente. Non mi aspettavo una donna cosi pia...)
CIT: "...ma gli uomini, gli uomini di chiesa in particolare, hanno forse mai capito qualcosa delle donne?..."
CIT: "...rendersi povera per amore della verità equivale a lasciarsi depredare interiormente fino a restare nuda e spogliata di sé di fronte alla luce dell'Amore. Per riuscirci, devo liberarmi dei miei èiù intimi ricordi, per non avere più nulla su cui chiudere la mano..."

- Brandewyne Rebecca - L'ottava nota (9, un mix di storia, esoterismo, fiabe, religione, santo graal, conoscenza allo stato puro, il tutto ben amalgamato nel formare una storia avvincente che si divora con gli occhi in poco tempo...)
CIT: "...non ho mai capito come si possa solo pensare di bruciare o bandire libri. Senza saremmo solo degli ignoranti! I libri sono gli strumenti attraverso i quali ricordiamo la sapienza e la storia dell'umanità, Hamish, in modo da non scivolare più nella barbarie e nella nescienza, da non ripetere il passato intrappolati in un circolo vizioso!"

Commenti post visione

 Come al solito dopo aver raccimolato un pò di commenti personali su alcuni film li metto a disposizione di chi mi legge:


- Mardi Gras spring break fuga dal college (n/d, che dire? Classica commedia sexy/idiota, donne nude, tradimenti, sfigati vari, una vip e banalità all'ennesima potenza)

- Trust (7, una storia che ha del già sentito, ma non dovrebbe affatto essere visto come banale, anzi, serve proprio a ricordare che c'è sempre un motivo per cui esistono determinati film, uno di questi è proprio per fungere da prevenzione verso episodi di questo genere. Una violenza mentale e successivamente fisica, un dolore, una famiglia e una vittima)

- Fright Night (5, non so se vuole essere una sorta di twilight, di buffy o altro, alla fine dei conti è un film vedibile solo ed esclusivamente se non si ha nulla di meglio da fare o se si vuole un pò di sano splatter vecchio stile...)

- Il ventaglio segreto (9, non ho parole per descrivere la delicatezza, la dolcezza e l'amore che racchiude questa storia. Un film che ha in sè tutti gli elementi utili a farci capire le tradizioni di un popolo lontano e via via sempre più presente nei nostri territori, un popolo che ha i nostri stessi sentimenti. Un'amicizia che va oltre le avversità che la vita ci mette dinanzi. Amore in toto.)
CIT: "Il mondo cambia continuamente. Cambia ogni giorno. Nella nostra vita tutto cambia. Dobbiamo scrutare dentro di noi per scoprire le cose che restano immutate. La lealtà, le tradizioni condivise, l'amore per gli altri. In esse si congiungono passato e presente."

- Il mio angolo di paradiso (7, personalmente mi è piaciuto ho pianto come una bambina, mi ci sono immedesimata a tal punto che non riesco nemmeno a capirne la motivazione. Emotivamente coinvolgente.)

- Il dilemma (5, una commedia sull'amicizia tra due uomini, sul tradimento e sul dire o meno al proprio amico quello che accade... Complicazioni su tutti i fronti: lavorativo, amicizia, amore... Insomma la solita solfa. Nulla di nuovo)

- Paranormal Activity 3 (n/d, premetto che l'idea dei bimbi negli horror mi inqueta a prescindere dal film in questione. Banale come i precedenti, nulla di nuovo, anzi se si può è pure senza fine, o meglio, con una fine non fine che non dice assolutamente nulla. Mah)

- Quasi amici (8, è proprio vero che bisogna andare oltre l'apparenza, dare una chance anche a chi non sembra meritevole. Personalmente ho trovato questo film molto profondo, a prescindere dal fatto che sia tratto da una storia vera. Grandi interpretazioni)

- ATM - Trappola mortale (7, un a situazione del genere sarebbe da cardiopalma, acneh se vi ho visto un pò di forzature, soprattutto per quanto concerne i cellullari. Impossibile che 3 su 3 non ne abbiano uno a portata di mano. Per quanto concerne il finale, bhè astuto)

- Bad Teacher - Una cattiva maestra (6, nulla di eccezionale, un film fatto per passare un'ora abbondante e nulla di più... Classica storiella made in america, donna bella vogliosa di denaro, ma ridotta a fare un lavoro che poco le interessa)

- The woman in black (5, di paura non me ne ha fatta. Con tutto che ci sono bambini nel  film, oltre un mal di testa acuto per le urla varie ed eventuali non ha incrementato proprio nulla.Non esistono più i film horror di una volta...)

- In time (9, è da cardiopalma, questa corsa contro il tempo, vivere in base al tempo niente denaro solo tempo. Divario colossale tra ricchi e poveri, nulla di nuovo, ma col tempo di mezzo tutto sembra decisamente più grave e insopportabile. Mi sento più ricca di quell'euro in più che ho nel portafoglio :S)

- Cyberbully Pettegolezzi Online (6, il tema è portato decisamente all'esasperazione, sarà che è un problema poco diffuso in Italia, indi per cui poco comprensibile, ma a parer mio è sin troppo esasperato il tutto.)

- Young adult (5, una palla di film allucinante. La protagonista è facilmente riconoscibile come pazza o giù di lì... Il film è noioso, senza un senso logico. Non insegna nulla)

- Hysteria (6, nulla di particolare o perlomeno piuttosto piatto come film. La storia della nascita del vibratore, manco fosse realmente quello la medicina perfetta per l'isteria)

- One Day (7, è stato una sorta di remake, per certi versi di qualcosa che mi riguarda, certo non portato cosi al limite, ma quasi. Un tuffo al cuore, vi preparo psicologicamente dicendovelo...)

- Succhiami (5, la parodia della serie di twilight con piccoli intramezzi di altri serial famosi. Senza dubbio è meglio dell'originale, almeno ha un senso: fa ridere)

- L'arte di cavarsela (7, premetto che l'attore protagonista mi piace tantissimo, il ruolo gli si veste a pennello. La storia, tutto sommato, tralasciando i momenti di pura banalità, non è male.)

- L'amore all'improvviso (7, ho riso un bel pò, mi son domandata se l'università americana sia cosi facile come appare e ho decisamente apprezzato l'interpretazione dei due attori (grandi) protagonisti)

- Paranormal experience (3-, un mix tra saw (per le torture), the blair witch project, un pizzico di scary movie, una puntina di non aprite quella porta e troppo psicologia formato bignami... Da vedere solo se non avete nulla di meglio da fare...)

- Come trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato (7, l'associazione di idee e comportamenti mi è piaciutaparticolarmente. Interessante il cast degli attori. Storie molto realistiche.)

- Una sposa in affitto (4, nulla di speciale, classica storiella, banale, d'amore. Una sorta di harmony trasportato su pellicola)

- Il mio migliore incubo (5, mi aspettavo qualcosina in più, lo ammetto. Mi è apparso alquanto banale, seppur,in parte, veritiero o tendente ad esserlo...)

- Faces In The Crowd - Frammenti Di Un Omicidio (6+, è iniziato bene, poi è caduto nel banale, poi si riprende, e alla fine cade ancora una votla nel banale che più banale non si può. Comunque, in totale è ben fatto e vedibile senza problemi)

- Lezioni di cioccolato 2 (5, ho senza dubbio preferito il primo, come al solito i sequel non sono mai meglio di ciò che li ha preceduti. Argentero è bravo, cosi come gli altri attori, ma c'è qualcosa che non quadra)

- A Dangerous Method (6, non è per tutti. Se non si ha un'infarinatura di psicologia, o storia della psiucologia, comprendere determinati passaggi può apparire come un duro compito. Nel frangente la sottoscritta ha rivissuto il periodo liceali, la passione viscerale che ha percepito nello studiare i due più grandi pilastri della psico-analisi: Jung e Freud.)

- Febbre da fieno (7+, ogni tanto anche in Italia vien fuori un filmetto carino, certo un pò banale per certi aspetti, ma per altri talmente tenero e struggente, ironico e divertente, da far sì che la banalità vada ad essere totalmente offuscata. Una lacrimuccia, forse due...)

- Pirati Dei Caraibi - Oltre i Confini del Mare (8, mi piace troppo Deep in questo ruolo, e mi piacciono i pirati a prescindere dagli attori, quindi son di parte, ma a me 'sto film è piaciuto!)

- Nessuno mi può giudicare (7, tutto sommato non è male, certo a priori e a posteriori la scelta della protagonista per me risulta inaccettabile, ma è un parere personale. Finalmente un film in cui a Bova non gli fanno baciare tutte le donne e dove un plauso d'onore và, senza dubbio, alla Cortellesi.)

- Hesher è stato qui (6, nulla di speciale e nemmeno talmente bello da essere elogiato. La storia a grandi linee appare originale, ma muore un pò in tutto lo svolgimento, se il protagonista "Hesher" dovrebbe rappresentare l'innovazione da una parte, dall'altra per quanto sia totalmente in contrasto con gli altri due personaggi, piuttosto "grigi", non appare equilibrato, mentalmente stabile e questo a mio parere è un malus che rende pesante il film)

- L'altra faccia del diavolo (6, premettiamo che i film in stile documentario mi hanno sempre inquietato, questo mi ha riportato alla mente vari film del genere, dal caso di Emily Rose, a the blair witch project e pure un pizzico de l'esorcista. Insomma non so se è tratto da una storia vera, danno link di un sito, ma non l'ho visionato. Chi è impressionabile non dovrebbe di certo vederlo, ho apprezzato limitatamente la solita tiritera, solite pose da posseduto etc etc. Unica pecca la scena finale moooolto simile ad un video horror che gira su youtube da una vita...)

- In viaggio con una rock star (6-, mi aspettavo qualcosa di diverso, di certo molta più comicità, invece mi è sembrato molto piatto. Premetto che l'attore che interpreta la rock star di turno mi ha riportato alla mente un ragazzo che conosco, si assomigliano, fisicamente, veramente tanto, per il resto ho visto squarci di real love story nella storia del rock)

- 17 Ragazze (6-, premettiamo che detesto lo sconvolgimento dei titoli post traduzione, comunque mi ha inquietato l'idea che tutto ciò sia nato da una storia realmente accaduta. Che gli adolesceenti di oggi siano decisamente precoci è risaputo, ma che in Francia, in un paese che pare ostentare modernità ogni dove sia accaduto tutto ciò mi perplime e non poco)

- 50 & 50 (7, qualche lacrimuccia è d'obbligo, tanta tenerezza, un pizzico di banalità, molti sentimenti, buoni e cattivi, erba curativa, un lieve mix ed eccovi questo film a portata di mano)

- Cambio vita (5+, non è tutto sto granchè, ha un chè di ripetuto, di già visto. Non serve cambiare attori, è proprio la trama che andrebbe cambiata in toto.)

- Demons Twilight (n/d, bah... Non so che dire, inguardabile, banale, ripetitivo, nulla di nuovo... 'Na schifezza!!!)

- Per sfortuna che ci sei (7, un film realmente simpatico, nulla di impegnativo, piuttosto comico.)

- Immortals (9, veramente un film carino, un pò perchè riprende la mitologia greca, un pò perchè, come per 300, ci sono begli attori, la storia prende, avrei modificato qualcosa per quanto concerne gli effetti speciali, ma è superabile come malus)

- Bel Amì (7-, per quanto la storia valga la pena, la scelta dell'attore protagonista, per intenderci Pattinson, incapace di fare più di tre facce, quindi incapace di recitare qualunque cosa, differente dalla Ricci che è stata un'interprete eccellente)

- Albert Nobbs (8, mi ha messo una tristezza addosso assurda. Quanti sopprusi le donne hanno dovuto sopportare e quanti altri ne dovranno affrontare prima di essere finalmente degne di essere considerate facente parte degli esseri umani. Grandissima l'attrice protagonista)

- Non avere paura del buio (4, pareva interessante, almeno per come la trama era imposta, per poi rivelarsi una cagata (permettetemi il termine) colossale...)

- Abduction (7+, ce l'avevo lì in attesa di essere preso in considerazione, ma il fatto che l'attore protagonista venisse dal cast di twilight mi pregiudicava il tutto. Invece, tralasciando lui, devo ammettere che la storia non è male)

- Come l'acqua per gli elefanti (7+, come il precedente, anche questo film ce l'avevo lì in attesa di essere preso in considerazione, la motivazione è la stessa, uno degli artisti proveniva da Twilight, e infatti ho cercato di vedere tutto men che meno lui, quelle sue 4 faccette fisse mi irritano. Il fil invece è veramente bello.)

- Come Ammazzare Il Capo E Vivere Felici (7, un film veramente divertente. Chi di noi non ha mai sognato di ammazzare il proprio capo? Soprattutto se ti ritrovi dinanzi elementi come quelli che vi sono quì il pensiero viene naturale, peccato che poi non tutto sia semplice come i sogni ad occhi aperti. Risate assicurate)

- Geek Charming regista di classe (6+, piacerebbe sicuramente alle mie cuginette, fanno le medie e i film della Disney si rivolgono soprattutto a quella fascia di età, glielo passerò affinchè possano sognare solo come loro, innocenti e pure possono fare.)

- Footloose (8, certo questo che è il film del 2011 non è altro che un remake dell'originale. Il protagonista a quanto estetica ha qualche punto in meno rispetto l'originale, ma alla fine l'aver tenuto la trama per quella che era, seppure fosse stata trasportata e immessa nel contesto più moderno, dei giorni d'oggi, per intenderci, non ha modificato affatto ciò che il film si impegna ad insegnare)
CIT: Ariel: "Vuoi baciarmi?"
Ren: "Un giorno."
Ariel: "Che stronzata è un giorno?"
Ren: "Vuoi che ci buttiamo per terra e facciamo qualcosa quì? Ok, ma sai, poi il sudore si asciuga e ti setirai di merda lo stesso. Va bene per Chuck, non per me."


- Immaturi il viaggio (7+, sarebbe piaciuto anche alla sottoscritta andare in viaggio post maturità, ma purtroppo frequentavo una liceo femminile, non ero in buoni rapporti con la maggior parte delle mie compagne e infine ero fidanzata. Insomma la sfiga attaccata addosso... Quindi ripiegai nel solito campeggio, con i soliti amici estivi: la solita estate. Ad oggi andrei da sola, mi annoierei e quindi sarebbe pressapoco inutile. Il film tutto sommato è caruccio.)

- Phoebe in Wonderland (6+, un film che non consiglio a tutti. In primis tratta di una bambina speciale, definita diversa nel film, ma è una terminologia che poco approvo. Consigliato solo agli animi più delicati e sensibili.)

- Il rito (7+, premetto che non ho capito come mai vadano di moda Roma e il Vaticano, per non dire tutto ciò che comporta gli esorcismi, comunque alla fin fine il messaggio che vuol trapelare da tutto il film è sempre il solito: se non credi in Dio rischi di essere posseduto da uno dei tanti demoni che, presumibilmente dovrebbero essere reali. Avoi la libera scelta di crederci o meno)

- The help (9, un film di sentimenti, emozioni forti, di risate e pianti, un film in cui tutti sono uguali, tutti sono esseri umani, basta semplicemente scatenare una scintilla affinchè tutti lo sappiano, ed ecco che qualcosa in quella piccola provincia inizia a mutare. La paura viene scacciata e il coraggio, le parole e le storie prendono finalmente vita!)

- I segreti della mente (5-, sarà che ho un'infarinatura bella sostanziosa di psicologia, sarà che nel nostro vivere, nel nostro Paese queste cose accadano raramente, sarà quel che sarà, ma oltre un forte nervoso, ulteriori impressioni questo film non me ne ha date proprio... Se volete vedetevelo, sappiate che è molto psicologico)

- Hugo Cabret (9, un film al tempo stesso triste, divertente, emozionante. Magia e scienza. Tecnologia e retrò. Da vedere assolutamente!)

- Il pescatore di sogni (6+, l'idea di fondo appare carina, peccato che il mio ex mi abbia portato ad odiare la pesca, quelle ore al freddo in attesa che un cosino piccolo potesse abboccare all'amo, mi fa venire i brividi. Tutto sommato c'è un pò di tutto, amicizia, amore, due popoli in conflitto, insomma da vedere per chi ama il genere)

- Biancaneve (6+, non che sia un'amante delle favole, anzi, rispetto al film animato (cartone animato) della disney, in questo molte cose non vanno ad essere viste nella maniera classica in cui ce lo si potrebbe aspettare, la fine potevano risparmiarsela senza dubbio...)

- Chronicle (3, che vi devo dire? Pare, e sottolineo il pare, interessante all'inizio, poi diventa un pò banale e finisce nel tripudio del non sense... Mah)

- Intruders (7-, non ho ben compreso se è da vedere con occhi religiosi o se è da vedere con occhi scientifici. In ambedue i modi, comunque, merita di essere guardato. Buona interpretazione da parte di tutto il cast, bella e sensata la spiegazione del tutto, per nulla forzata, direi giusta.)

- Lo schiaccianoci (7+, di certo è più adatto ad una fascia di età inferiore alla mia, d'altra parte ogni tanto lasciarsi trasportare nel mondo dei sogni, delle favole non disneyniane non fa di certo male, anzi... Lo consiglio a grandi e piccini)

- Restless - L'amore che resta (8, un film struggente, inizialmente può apparire pesante, ma poi diviene leggero come una piuma. Sentimenti ed emozioni, amore e morte, due temi da sempre correlati tra di loro)
CIT: "Mentre scrivo questa lettera la brezza dell'oceano mi rinfresca la pelle. Quello stesso oceano che presto mi sarà tomba. Mi dicono che morirò da eroe, che la sicurezza e l'onore del mio paese saranno la ricompensa per il mio sacrificio. Prego sia vero. Il mio unico rimpianto in vita è di non averti mai detto quello che provo. Vorrei essere a casa. Vorrei essere lì a tenerti la mano. Vorrei essere lì a dirti quanto ti ho amata; e solo te da quando ero piccolo, ma non ci sono. Ora capisco che la morte è facile, è l'amore ad essere difficile. Dal mio aereo in picchiata non vedrò la faccia dei miei nemici, vedrò invece i tuoi occhi. Pietre nere incastonate nella pioggia. Ci insegnano a gridare BANZAI quando ci scagliamo sul bersaglio, io invece sussurrerò il tuo nome, e in morte come in vita rimarrò per sempre tuo. Guardia marina Hiroshi Takahashi"

sabato 16 giugno 2012

Giornata assurda!

Che giornata assurda!
La mattinata è iniziata con la sottoscritta che si alza e mezza ritronata va in cucina a far colazione, ad un tratto una musica si propaga nell'aria, aumenta di volume in concomitanza con la morsa allo stomaco, un nervoso assurdo... La banda cittadina ha deciso che stamani era la giornata giusta per fare concertino per le strade della città, passando a pochi metri da casa e amplificando quella cacofonia di rumoracci (poteva essere pure Mozart in persona, per me avrebbe fatto ribrezzo nella medesima maniera... La mattina non voglio sentire nulla!).
Ok, mi dico che finiranno e intanto mi vado a preparare... Esco di casa intorno alle 9.30, lettore mp3 a palla nelle orecchie, passo adagio, canotta nera (nefasta!) e short cachi (stile esploratore per intenderci)... Cammino per tutta la cittadina per raggiungere la banca dove versare (sangue e dolore) i soldi per la rata universitaria... Giunta in loco (con il fiatone, sudata e già esausta) entro in banca, ma l'ingresso vero e proprio mi viene vietato. Bestemmio un pochetto, mollo la borsa nell'armadietto, prendendo portafoglio e foglietto con il mav e finalmente, dopo che la mia impronte digitale è stata accettata, faccio il mio ingresso. Aria condizionata spenta, musica indie che si propaga dall'altoparlante del pc dell'addetto al banco e gli altri? Gli altri puff spariscono, troppo lavoro per loro, troppe persone e troppo caldo, meglio andare a far pausa dopo poco che hanno aperto, è un comportamento giustissimo...
Attendo (sciogliendomi) il mio turno, una banchiera (?) torna, mi chiama allo sportello, mi avvicino e arriva una chiamata:

Lei: Mi vuole il direttore. Mi dispiace ma deve aspettare


Aspetto tornando in fila prendendomi male parole da chi mi stava dietro, manco fosse colpa mia se quella sgangherata se ne è andata da direttore (ennessima pausa ne son certa). 
Arriva il mio turno e l'addetto è il frichettone indie anni '60, appena uscito da Woodstock.


Lui: Mi dica
Io: Devo pagare la rata dell'Università (metto foglio sul banco e mi accingo ad uscire i miei cari soldini, guadagnati in un paio di mesi)
Lui: (perde tempo cambiando canzoni una dietro l'altra) Sembra che non voglia pagare!
Io: (sorrido falsamente) Già è la mia paga mensile...
Lui: Quanto ti manca
Io: (e che palle!!!!) Un anno se Dio vuole
Lui: Poi te ne vai?
Io: (mi stai cacciando??? Ma poi perchè questa confidenza?!?) Se riesco penso proprio di sì
Lui: Hai proprio l'aspetto di una da estero


Ora dico io, che cavolaccio è l'aspetto da estero? Basta una collana etnica per farti gettare nel gruppo di quelli "fatti per l'estero"? Mah!
Esco dalla banca e mi reco dal tipo delle analisi e lì la sorpresa! Chiuso il venerdi mattina! Ennesime bestemmie poco gentili, e mi rifaccio la camminata al contrario. Sbrigo un pò di commissioni per evitare di uscire la settimana prossima (dicono che farà più caldo di oggi). Mi fermo alla sanitaria, volevo una semplice informazione e invece scucio 25 euro per una polsiera che deve (secondo la tipa) attenuare l'infiammazione al tunnel carpale (per il momento non sento dolore, ma è di una pesantezza assurda 'sto coso).
Finalmente torno a casa e la mattinata è andata. Poche ore e si torna a lavorare. Tutti a domandarmi che mi son fatta alla mano... "Infiammazione tunnel carpale" (parevo un automa). Poca gente e quei pochi alquanto sclerati, picciosi e maleducati... Alle 21 stacco, torno a casa e con mio orrore mi rendo conto di essermi abbronzata... Evvai anche quest'anno non sono sfuggita al bacio del sole malato che mi ha reso stile muratore... ma vaff... che giornata assurda!!!



P.S: e il biondino che ci provava? unica nota piacevole eh eh eh

giovedì 7 giugno 2012

Considerazione...

Non c'è niente da fare, gli anni passano, ma la mia opinione sulla maggioranza degli uomini non muta minimamente, anzi peggiora notevolmente. Inoltre, credo che l'intelligenza, la cultura divengano un malus, un difetto, un limite. Bastano due aggettivi in più affinchè ti bollino come noiosa. Che sia paura? Che sia un senso di sottomissione? Di disagio? Non lo so, ma pare che oltre a vedere se ci sono le curve al posto giusto, se di aspetto sia presentabile, gli uomini (taluni), non vadano oltre. Il chè mi porta a riflettere su come questa sia una questione che si ripercuote dai tempi dei tempi., basti pensare all'uomo delle caverne, all'uomo medioevale, rinascimentale e company. Insomma i tempi passano, mutano, si creano nuove tecnologie, la vita va avanti, si finge equità tra i sessi, ma alla fin fine  l'uomo (taluni) è rimasto avvinghiato come una sorta di coperta di Linus o meno poeticamente come una cozza sullo scoglio alla visione maschilistica in cui la donna è solo un oggetto, sfornatrice di prole, cuoca chi più ne ha ne metta.
Alla fine non capisco ancora che cosa se ne possano fare di una donna bambola, priva di intelletto, di opinioni proprie che trascendano lo shopping e quelle fetenzie inutili... Mi sa che rimarrò single ancora per molto... Non sono da esibire, io sono da far parlare!!!

mercoledì 6 giugno 2012

Ansia+Insofferenza

Ho un pò di ansia per domani, mi rendo conto che dovrei stare tranquilla, è solo un analisi del sangue, ma dal momento che il peso sta calando inessorabilmente ogni giorno di più, considerando che non sto a dieta, considerando che, quindi, sto mangiando, pure qualche schifezza in più, la cosa non è tanto normale. Cercando su internet le opzioni sono tre:

1. stress

2. cancro
3. diabete

Se dovessi essere io a scegliere, sicuramente opterei per la prima che, quantomeno è gestibile e passa senza troppi problemi dopo. La seconda la vorrei escludere a priori, la terza pure per quanto ci siano varie cure che allungano la vita, ma solo l'idea mi aterra. 
Devo solo calmarmi e non pensarci, andrà tutto bene, devo ripetermelo cosi la smetto di pensare al peggio.
Altro non ce nè, non potrei raccontare nulla, la mia vita è praticamente lo stesso piattume di sempre, il chè, effettivamente, non è nemmeno cosa piacevole, ma di certo miracoli non ne posso fare. Sicuramente ho bisogno di staccare e andarmene via per un pò di tempo. Spegnere il cervello e levarmi quel magone che mi attorciglia le budella e mi fa salire le lacrime agli occhi. Mi faccio pietà da sola, ma il compiangersi non porta a nulla, quindi fingo che vada tutto bene, fingo di stare bene, che tutto vada alla perfezione, che tutto può sempre cambiare. 
Al momento vorrei essere credente, lanciare i problemi a qualcuno che possa, in qualche maniera divina annientarli, ma sarei falsa ed ipocrita, non credo e dubito che iniziando ora possa portarmi qualche beneficio.

venerdì 1 giugno 2012

Cose da chat...

Di tanto in tanto mi capita di bazzicare in una chat di quì, mi diverte, lo ammetto, leggere le stronzate che taluni scrivono, degli altri poi sono interessanti culturalmente e di solito si tende a chiacchierare con argomenti specifici che trascendono la voglia di vedersi o meno offline. Non che poi qualcuno non l'abbia conosciuto, anzi, ma preferisco non parlarne, non tutti hanno preso la stessa via...
Comunque, oggi bazzicavo in chat e ad un tratto mi arriva un messaggio da un tale tempesta122:

"
marco,mediterraneo,alto192,moro,sportivo,fisico prestante,selettivo ed esigente,medico chirurgo.nn mi contattare se nn sei laureata,SPECIALIZZATA,CN ALMENO DUE MASTER ALL\'ESTERO,SE NN PARLI ALMENO E bene DUE LINGUE.NN MI CONTATTARE SE NN HAI UN REDDITO DI ALMENO 5MILAEURO AL MESE!NN DEVI AVERE PIU\' DI 30ANNI,ALMENO TERZA DI SENO,TAGLIA RIGOROSAMENTE 42,MA SOPRATT.devi essere almeno alta 180.NN DEVI ESSERE Nè DIVORZIATA,Nè SEPARATA,Nè CN FIGLI.SE RISPONDI A QUESTE CARATTERISTICHE PUOI CONTATTARMI..QS è IL MIO NUM340......ALTRIMENTI,SE NN RISPONDI AI MIEI PARAMETRI lasciami perdere"

 
Allora premettendo che questo genio (sono ironica) se ne è uscito con un messaggio del genere e già questo mi ha portato a rotolare per le risate, tralasciando i parametri alquanto discutibili che, nel caso in cui fossi stata una senza un minimo di dignità e quoziente intellettivo, non avrei potuto minimamente rispettare e che pur essendo come sono non rispetto e tantomeno mi interessano vista la pomposità del richiedente, sono pure sin troppo gentile nell'aver occultato il numero di telefono, ma come pretende uno che scrive in questa maniera di poter trovare qualcuna che rispetti tutti i criteri o parametri, per usare la terminologia da lui usata, e che, soprattutto, possa accettare che le si venga urlato (notiamo il font in maiuscolo) tutta 'sta lista di cosine? Per non parlare delle abbreviazioni da 3° elementare o meglio da social network che io stessa detesto e schifo. 
Vabbè lasciamo correre, non a caso gli ho risposto: "Ma chi ti ha chiesto nulla!"
In effetti ha fatto tutto lui o.o"

mercoledì 25 aprile 2012

Delle volte...

Delle volte mi pongo domande che sarebbe meglio non porre. Delle volte penso troppo e sarebbe meglio se spendessi quel tempo in altro. Delle volte mi viene voglia di qualcosa che sarebbe meglio evitare. Delle volte non capisco nemmeno cos'è che mi spinga a legarmi morbosamente ad una persona piuttosto che ad un'altra. Delle volte mi odio profondamente. Delle volte mi faccio male senza ritegno. Delle volte spingo le mancanze a prendere il sopravvento della situazione. Delle volte, invece, spingo l'istinto a farla da padrone. Delle volte mi comporto male con chi non meriterebbe il male. Delle volte voglio quello che non posso avere. Delle volte la malinconia mi assale e non mi fa respirare. Delle volte vorrei sparire. Delle volte vorrei cambiare. Delle volte impazzisco. Delle volte credo in quello che affermo non esiste. Delle volte mi affido a Dio, Hades e tutti gli Dei di questo mondo affinché qualcosa muti. Delle volte vorrei solamente capire meglio una persona. Delle volte ti penso. Delle volte mi domando se mi leggi ancora. Delle volte mi chiedo perché non c'è mai stato nulla. Delle volte mi sento una sciocca. Delle volte vorrei piangere. Delle volte mi sento bene. Delle volte le tue mani mi rilassano. Delle volte sentirti distante mi infastidisce. Delle volte vorrei semplicemente sapere cosa mi manca. Delle volte... Troppe volte; inespresse, disilluse, illuse, sospirate, sofferte, piante, felici, infelici, assenti, presenti. Fissazioni???

giovedì 22 marzo 2012

Trarre spunto da un messaggio

"Permettimi di dirti che io non esternerei mai un disagio che fosse causatomi dall'indifferenza di una persona cui tengo, soprattutto se ci fosse la minima probabilità che possa leggermi o udirmi. Ma forse è un fatto di noi maschietti essere orgogliosi e non mostrare mai il nostro cuore dilaniato. Il tuo amore l'hai già dichiarato, anzi, l'hai strillato. E' molto remunerante per il vile narcisismo di un uomo sapere che c'è una donna che lo aspetta."


Parto questo post usando parte del messaggio di una persona che mi legge e con la quale spesso e volentieri si è discusso di ciò che scrivo, seppure mantenga una giusta distanza da argomenti spinosi come quello di sopra. Parto da quello stralcio di messaggio, perché rileggendolo mi rendo conto che in fondo noi donne non conosciamo proprio per nulla i nostri opposti, infatti, per quanto possa aver letto nei vari blog i cui blogger sono maschietti, struggimenti vari, molti tacciono, almeno quelli che la vena scrittoria l'hanno abbandonata coi temi scolastici. Quindi nasce spontanea la curiosità di sapere come sfogano l'eventuale dolore che sentono (sempre che lo sentano), come vivono celando il malessere, si può fingere in continuazione o ci si ritaglia un piccolo momento per annegare nella malinconia, nella solitudine, nel dolore, nella delusione?
Mi viene in mente una frase che mi è stata detta qualche settimana fa "sei indubbiamente brava a scrivere, ma poi non trasmetti nulla con i gesti", se ciò che mi è stato detto fosse vero (ci metto la mano sul fuoco che lo è) potrei giustificare il tutto dicendo che personalmente preferisco lasciare alle parole scritte le passioni, le emozioni e tutto quello che fa parte di quella sfera, ma poi risultare fredda e distante face to face non sarebbe scorretto? Dove vanno a finire le emozioni che riesco a trasmettere scrivendo? In qualunque modo lo si voglia vedere il problema sussiste nella medesima maniera. Si torna alla censura, all'omissione, alla finzione per non affrontare ciò che può turbarci.
Premetto pure che io non sono innamorata, non ho il cuore dilaniato, e come ho risposto alla persona che mi ha scritto il messaggio con cui ho iniziato il post, se mi si fosse data l'opportunità avrei potuto provare a cedere al sentimento incriminato, ma dal momento in cui l'opportunità viene meno, rimango sentimentalmente libera, certo non nego che nella mente ci penso, ma non sarei donna se non lo facessi, per quanto atipica qualcosa in comune col sesso femminile, oltre le curve, dovevo pure averlo, se me la sono scampata dalla mania dello shopping convulsivo, non me la sono scampata sul fronte pippe mentali, quindi, ricapitolando sono single, sentimentalmente libera, ma mentalmente, momentaneamente, impegnata da un malessere che trascende dall'essere di natura sentimentale quanto invece più si avvicini ad un orgoglio femminile ferito, ad una curiosità soppressa, a delle domande prive di risposta, ad una indifferenza a singhiozzo che dà più fastidio di una prolungata. Non so se lo posso catalogare nella schiera dei narcisisti, forse sì, se penso che tutti gli uomini, indistintamente sono afflitti dalla malattia del Narciso, ma sinceramente voglio credere che qualcuno se ne salvi... Spero vivamente che almeno lui non ne faccia parte, anche se oggi mi ha chiaramente fatto capire che la pensa come il mio ex (parlare degli ex fa male, devo ricordarmelo la prossima volta), quindi risulto, oltre che pesante, affetta da acidume forte (accidume è il mio blog, la doppia c è un errore voluto che doveva dare ulteriore forza alla singola c di cui la parola ha bisogno per esistere e per essere corretta) e anche affetta da ipertrofia dell'ego... Insomma nulla di nuovo... Aspetto nuovi complimenti, di questi ormai ne sono stufa!!!


P.S: XXX (anche qui censuro il nome), "strillato" non mi piace. Avrei preferito che tu avessi usato "urlato" lo trovo molto più poetico, lo strillo mi fà pensare ai galli. Comunque grazie per essere stato la mia musa ispiratrice.

domenica 11 marzo 2012

Io voglio l'impossibile!

E capita che mi venga voglia di scrivere quando ho a portata di mano solo il palmare e magari pochi minuti a disposizione, quindi ora trascrivo quello che mi è balenato nella mente poco prima di arrivare al lavoro...

C'è stato un tempo in cui, consultare il dizionario mi risultava noioso. In quel periodo ero solita ascoltare, ripetutamente, una frase: "La parola voglio non esiste nel vocabolario".
Poi c'è stato il tempo in cui ho iniziato a consultare con curiosità, piacere e fame spasmodica di sapere il dizionario. In quel periodo ho scoperto che quella parola esiste sotto forma di verbo: volere.
Da quel momento ho iniziato a volere l'impossibile. E non parlo di un avere voglia di qualcosa di materiale, per quello basta semplicemente lavorare e mettere da parte i soldi sufficienti all'acquisto. Parlo di qualcosa che non può essere di certo comperato.
Uomini, relazioni, emozioni, sentimenti, sensazioni... impossibili.
Io voglio l'impossibile!

Pokemon VS Realtà

Ultimamente mi sto dando ai Pokemon, lo so che c'è un divario enorme che mi separa, per età, dai ragazzini che ci giocano, ma in mancanza di giochini più interessanti per il ds mi accontento di quello che c'è in giro... Ora non so nemmeno perchè lo stia scrivendo quì, ma alla fine chissene? E' il mio spazio virtuale e posso scriverci tutte le boiate alias cazzate che mi passano per la mente, intanto è già tanto che mi sia decisa di lasciar danzare le dita freneticamente sulla tastiera, è un passo grandissimo se si considera che dopo l'ultimo post e in geneale nell'ultimo periodo faccia di tutto per non aver voglia di scrivere. Comunque torniamo ai Pokemon, mi sono appassionata per vari motivi, a prescindere dal fatto che ad ogni passo mi tocca combattere con questi mostricciattoli, alcuni carini e altri bruttini da vedere, ma anche questo, con un pizzico di forzatura, mi porta a fare un confronto tra questo mondo irreale fatto di esseri umani il cui unico scopo è vincere varie battaglie, accrescere il potere dei loro piccoli animaletti e divenire qualcuno agli occhi degli altri, e il mondo reale fatto in maniera uguale di lotte per venire a galla tra un mucchio di altre persone, che sia sul lavoro o in altri ambiti ciò non importa, dentro di noi vive un guerriero che prevale praticamente sempre. Si lotta per ogni cosa affinchè un dì non si dica su noi stessi "Chi?" ma un "Lo/la conoscevo". 
In tutto ciò se ora dovessi riassumere quello che ho scritto non saprei che dirvi, quindi chiudo quì salutando sempre i lettori stranieri che non capiranno niente di quello che c'è scritto, ma che aumentano inesorabilmente il numero del contatore...

domenica 26 febbraio 2012

Rancore+Morte


Da qualche giorno aleggiava intorno alla sottoscritta un'arietta carica di morte, sì non sto delirando, i miei pensieri si sono affacciati ripetutamente all'unica certezza che compone e conclude la vita di chiunque... Percepivo proprio qualcosa di sbagliato, ok non è sbagliato, ma non riesco, stranamente a trovare un termine che possa aiutarmi a descrivere ciò che percepivo. Questi pensieri mi hanno portato a pensare che fosse il ricovero di mia nonna a farmi avere questo campanellino di allarme, ma automaticamente scartavo a priori l'idea, per un senso egoistico impedisco alla morte di prenderla prima di vedermi in toga per ritirare quel pezzo di carta inutile che è la laurea... Comunque senza divagare ulteriormente arrivo al nocciolo della questione. Le mie premonizioni, le mie sensazioni o come diammine le volete chiamare hanno sempre qualcosa di veritiero, e infatti stamani mi ha svegliato la chiamata di mio padre, per dirmi, senza giri di parole che la madre, teoricamente mia nonna paterna, è morta dopo otto giorni di agonia e forzate cure atte a farla vivere di più. Come mio solito ho morso la lingua, tacendo la prima obbiezione "perchè ora e non da quando è stata ricoverata?", lui ancor prima che avessi solo finito di formulare mentalmente il pensiero si è subito giustificato "non volevo darvi un dolore", e pure qui mi sono morsa la lingua, perchè scusate, ma io non sento proprio nulla, non mi dispiace, non ho versato una singola lacrima, non sento nessun magone dentro. Non ricordo nulla di quella donna che possa essere catalogato come un bel ricordo, anzi, dentro porto solo malessere, brutte parole e gesti più falsi di una moneta da tre euro. Cinica? Fredda? Arida? Rancorosa? Sì, lo sono verso chi mi ha dimenticato il giorno dopo che i miei si sono separati, verso chi non si è mai degnato di chiamarmi per un compleanno, un natale o una qualsivoglia festa comandata. Certo, se dovessi pensare a cosa mi verrebbe risposto da parte di mio padre a questa presa di posizione, cioè che noi siamo le "piccole" e sempre noi dobbiamo portare rispetto, mi incazzo ancora di più perchè, partendo proprio dal presupposto che noi siamo le piccole, siamo state a lungo immature, quindi proprio per questo è la persona matura che deve andare incontro a quella immatura. E invece no, ai suoi occhi noi siamo sempre in torto e lui che è il reo più reo dei rei eccolo che si sente l'angioletto di turno. Domani mattina mi tocca andare al funerale di una persona che ha offeso mia madre davanti a me, mia madre la tradita, che ha difeso il figlio, il traditore, manesco e falso. Una persona che non mi ha mai dato nulla nè in senso materiale nè in senso emotivo/sentimentale. Indosserò la mia maschera più fredda e parteciperò all'ennesima farsa solo ed esclusivamente per far vedere a tutta quella massa di persone che non conosco chi sono diventata senza di loro, solo grazie a quella santa donna di mia madre che si è sempre spezzata la schiena per non farci mancare nulla. Mi vestirò pure colorato come l'arcobaleno. Il nero lo meritano solo le persone che ho amato e rispettato, chi non conosco non merita il colore che preferisco... Oddio pure una tuta o i pantaloni larghi, le borchie, le catene e i capelli in un'acconciatura assurda potrebbero rivelarsi una giusta vendetta, ma è meglio se evito altrimenti il proposito va a puttane. Andrò a fare le condoglianze a quell'uomo che non sento come mio padre, non assisterò alla messa, non vedrò quel corpo inerme in quella bara, non entrerò in chiesa, non considererò nessuno. Un'apparizione in grande stile, colma di quella maturità che a tutti loro manca completamente. Un fantasma sconosciuto che porta rispetto solo nei riguardi di sua madre. Sono passati molti anni, ma il mio rancore resta, aumenta e  divora tutto quello che trova dinanzi, non si creano più giustificazioni per addolcire il malessere. Come un cancro annienta tutto quello che trova dinanzi. Sono marcia dentro e me ne vanto. Sono quella che sono perchè mi ci hanno portato a divenirlo!!!

martedì 21 febbraio 2012

Post opinione su Sanremo

Avrei voluto parlare da giorni di cosa ne penso io, che non sono nessuno, di Sanremo... Premetto che un pò la voglia è andata scemando quindi riassumo in breve qualche concetto giusto per dovere di cronaca personale... Partiamo dal dire che oramai questo festival non mi pare più il festival della musica, e di certo non sarò nè la prima nè l'ultima a dire una cosa simile. D'altra parte in quanto studentessa di comunicazione mi rendo conto che il marketing deve pur funzionare, se vuoi avere soldi dalla pubblicità devi dargli audience, il che implica una serie di gossippate di dubbia importanza. Di quello che è accaduto la prima sera, personalmente ricordo l'effetto avuto al primo ascolto delle song presenti in gara... Piattume assurdo, poi mi viene in mente l'intervento di Adriano Celentano, che è condivisibile o meno e sul quale non mi va di andare oltre questo: 
- "Strategie editoriali" per quanto concerne le impostazioni dei due giornali citate dal cantante
- "Opinione personale" quella che lui ha dato, naturalmente poi sta ad ognuno di noi ascoltarlo, prendere atto di ciò che ha detto e formarci un'opinione al riguardo... 
La seconda sera ci sono stati i giovani, premetto che una di loro la conosco personalmente, si chiama Erica Mou, abbiamo frequentato un anno di laboratorio di lingua inglese a lettere, da qualche parte dovrei ancora avere il suo biglietto da visita, la canzone è piuttosto orecchiabile, come anche altre, ma di sicuro, in quel mondo solo chi ha alle spalle una casa discografica valida potrà andare oltre, lei è seguita dalla Caselli, quindi un passettino avanti rispetto agli altri lo aveva già bello che fatto, così come il vincitore, pupillo di Gerry Scotty, e con pupillo non dico che è raccomandato, ma di certo ha avuto più possibilità degli altri sconosciuti che si son presentati al festival. L'ascolto delle song dei big ha iniziato a delineare un gradimento. Il terzo giorno l'unica cosa che personalmente ricordo sono gli interventi di Patty Smith e di Brian May, ho goduto letteralmente nel vedere due idoli cantare e/o suonare.  Poi c'è stata la serata dove i big si accompagnavano ad altri big (almeno in teoria) anche quì nulla di che, certo mi sono piaciute un paio di interpretazioni, ma nessuna ha riscosso lo stesso entusiasmo provato l'anno passato col grande Vecchioni, anche se, tolta la song (che personalmente non mi piace) vedere Rei ballare su quel palco è stato piacevole e non poco (son contenta per lui che pian pianino sta riuscendo a fare quello che gli piace). Ora passiamo alla serata finale. Ennessimo giro di big con le canzoni, iniziano a farmi venire un pò di nausea (come al solito dopo averle ascoltate per un tot di giorni di fila), premiazione del ragazzetto, nuovo intervento di Celentano (non capisco proprio perchè se la siano presa per l'aver ripreso e risposto alle accuse mosse dopo la prima serata, certo poteva farlo tramite una testata giornalistica a caso o in altri modi, ma qualcosa doveva pur dirla), vince Emma, bene si sapeva, un pò mi ha sorpreso vedere nella  terzina Arisa (che mi da non poco di Laurenti, parla in un modo e canta in un altro...), Noemi me lo aspettavo. Opinioni personali? Nessuna mi ha colpito particolarmente. Alcune sono orecchiabili e senza dubbio radiofoniche, altre sono di stampo tipicamente sanremese, altre hanno un tema più attuale, ma alla fine nessuna mi è entrata dentro... Ah già dimenticavo la farfallina di Belen, ma insomma chissene... Idem per le parolacce, non che sia normale, ma se ci soprendiamo di 'ste cose siamo messi proprio male.

lunedì 13 febbraio 2012

Penelope

Non sarò mai come Penelope, sono anni che mi ripeto questa tiritera. Che senso ha stare ad aspettare un giorno, una settimana, un mese, un anno o venti che l'Ulisse di turno torni e/o arrivi a destinazione?
Ma poi, quanto senso ha l'attesa? Ci sono delle volte in cui l'attesa è piacevole, è bella, è fremente, ma poi ci sono delle altre in cui diviene nettamente snervante, pesante, deleteria e dolorosa. Allora mi chiedo, perché questi grandi uomini che ci hanno lasciato pietre miliari nella letteratura di vario genere, sì perché se si fa un pò di mente locale ecco che compaiono varie eroine di turno che prendono le fattezze di Penelope, che attendono il ritorno del marito o del principe azzurro, basti vedere Biancaneve, che è costretta a dimorare nel mondo dei sogni nell'attesa che un principe X vada a risvegliarla con un bacio, poi c'è anche la Bella Addormentata, ah bhè lei ha avuto la sfiga di essere terribilmente curiosa ed ecco che una puntura che ad oggi porterebbe immediatamente ad una puntura di antitetanica in quel contesto la porta, anche lei, nel regno dei sogni, e attende centinaia di anni, mantenendo inalterata la sua bellezza in maniera tale (favole!) che il principe di turno si svegli una mattina e dica "Oh! Una Principessa ha bisogno di me!". Ma fatemi il piacere! Perché dobbiamo essere noi ad aspettare? E l'attesa dei 9 mesi per mettere al mondo un bambino, l'attesa alla posta per pagare le bollette (alla posta vedo sempre donne, tranne quei poveri nonnetti vedovi che non hanno nessuno a cui delegare il fastidioso compito), l'attesa alle casse del supermarket, l'attesa davanti la scuola dei figli, ma non siamo ancora stanche? Bhè non so voi donnine mie belle, ma io sono veramente stanca. Stanca di aspettare una telefonata, stanca di aspettare un messaggio, stanca di aspettare qualcosa che sono consapevole non ci sarà mai. E allora perché come Penelope intreccio i miei pensieri, li sbroglio e li reintreccio ancora e ancora in attesa che qualcosa possa cambiare? Maledetto pensiero non fisico che mi martelli nella mente, maledetto pugnale che trafigge e squarcia l'anima...


PENELOPE TI ODIO!







Noemi & Fiorella Mannoia - L'amore si odia

Vieni qua, vieni qua, che ti dovevo dire
tutte quelle cose che, cose che, non hai voluto sentire, soffrire, godere o finire.
Vieni qua, vieni qua, sempre la stessa storia
un equilibrio instabile, instabile, che crolla al vento di una nuova gloria, l'amore si odia.
Ah, se fosse così facile, ah, se fosse ancora innamorato di me
ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
ma tu non meriti più un battito di questa vita
per tutto quello che conta, se conta, sei come colla tra le dita.
Vieni qua, vieni qua, io ti volevo bene,
ma riparlarne è inutile, inutile, non ha più senso pensarti, capire, provare o sparire
Vieni qua, vieni qua, le solite parole
di un sentimento fragile, fragile, come l’asfalto consuma la suola, l'amore si odia.
ah, se fosse tutto facile
ah, se fosse ancora innamorata di te
ed ogni petalo sai
si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei
diluvio sopra ogni cosa
ma tu non meriti più un battito di questa vita
che tutto quello che conta
se conta
sei come colla sulle dita
ed ogni petalo, sai, si finge di essere una rosa
per ogni goccia vorrei diluvio sopra ogni cosa
ogni cosa
ma tu non meriti più un attimo della mia vita per tutto quello che conta
se conta, sei la mia impronta sulle dita.

lunedì 30 gennaio 2012

Citazione che sento mia...


 
“Dai un appuntamento ad una ragazza che legge. Dai un appuntamento ad una ragazza che spende il suo denaro in libri anziché in vestiti. Lei ha problemi di spazio nell’armadio perché ha troppi libri. Dai un appuntamento ad una ragazza che ha una lista di libri che vuole leggere, che ha la tessera della biblioteca da quando aveva dodici anni.

Trova una ragazza che legge. Saprai che lo fa perché avrà sempre un libro ancora da leggere nella sua borsa. E’ quella che guarda amorevolmente sugli scaffali di una libreria, quella che tranquillamente emette un gridolino quando trova il libro che vuole. La vedi odorare stranamente le pagine di un vecchio libro in un negozio di libri di seconda mano? Questo è il lettore. Non può resistere dall’odorare le pagine, specialmente quando sono gialle.

Lei è la ragazza che legge mentre aspetta in quel caffè sulla strada. Se dai una sbirciatina alla sua tazza, la sua panna non proprio fresca galleggia in superficie perché lei è già assorta. Persa nel mondo dell’autore. Siediti. Potrebbe darti un’occhiataccia, poichè la maggior parte delle ragazze che leggono non amano essere interrotte. Chiedile se le piace il libro.
Offrile un’altra tazza di caffè.

Falle sapere ciò che tu davvero pensi di Murakami. Vedi se sta leggendo il primo capitolo di Fellowship. Cerca di capire che se dice che ha compreso l’Ulisse di Joyce, lo sta solo dicendo perché suona intelligente. Chiedile se ama Alice o se vorrebbe essere Alice.

E’ semplice dare un appuntamento ad una ragazza che legge. Regalale libri per il suo compleanno, per Natale e gli anniversari. Falle il dono delle parole, in poesia, in musica. Regalale Neruda, Pound, Sexton, Cummings. Falle sapere che tu comprendi che le parole sono amore. Capisci che lei sa la differenza che c’è fra i libri e la realtà ma che per dio, lei sta cercando di rendere la sua vita un poco simile al suo libro preferito. Se lo fa, non sarà mai colpa tua.

Ha bisogno di essere stuzzicata in qualche modo.
Mentile. Se comprende la sintassi, capirà che hai la necessità di mentirle. Oltre le parole, ci sono altre cose: motivazione, valore, sfumature, dialogo. Non sarà la fine del mondo.

Deludila. Perchè una ragazza che legge sa che il fallimento conduce sempre al culmine. Perché le ragazze come lei sanno che tutto è destinato a finire. Che tu puoi sempre scrivere un seguito. Che puoi iniziare ancora e ancora ed essere nuovamente l’eroe. Che nella vita si possono incontrare una o più persone negative.
Perché essere spaventati da tutto ciò che tu non sei? Le ragazze che leggono comprendono che le persone, come i caratteri, si evolvono.

Se trovi una ragazza che legge, tienitela stretta. Quando la trovi alle due di notte stringere un libro al petto e piangere, falle una tazza di the e abbracciala. Potresti perderla per un paio d’ore ma tornerà sempre da te. Lei parla come se i personaggi del libro fossero reali perché, per un po’, lo sono sempre.

Chiedile la mano su una mongolfiera. O durante un concerto rock. O molto casualmente la prossima volta che lei sarà malata. Mentre vi guardate su Skype.
Le sorriderai apertamente e ti domanderai perché il tuo cuore ancora non si sia infiammato ed esploso nel petto. Scriverete la storia delle vostre vite, avrete bambini con strani nomi (ma anche Andrea ed Irene andrà bene...) e gusti persino più bizzarri. Lei insegnerà ai bimbi ad amare Il Gatto e il Cappello Matto e Aslan, forse nello stesso giorno. Camminerete insieme attraverso gli inverni della vostra vecchiaia e lei reciterà Keats sottovoce, mentre tu scrollerai la neve dai tuoi stivali.

Dai un appuntamento ad una ragazza che legge perché te lo meriti. Ti meriti una ragazza che possa darti la più variopinta vita immaginabile. Se tu puoi solo darle monotonia, e ore stantie e proposte a metà, allora è meglio tu stia da solo. Se vuoi il mondo e i mondi oltre ad esso, dai un appuntamento ad una ragazza che legge.

O, ancora meglio, dai un appuntamento ad una ragazza che scrive”.

Rosemarie Urquico