La mia voglia di scrivere va a momenti. Alti e bassi un pò come tutto. Mai come in questo periodo mi sono sentita tanto lunatica quanto prossima alla pazzia. L'essere incondizionatamente piena di insofferenza. Un'insofferenza nata per una ragione sconosciuta. Scoppiata come se le fosse permesso divorarmi l'apatia. Una fame insanziabile e poi davanti al cibo una non fame e una nausea indescrivibile. Che sia l'empatia? Non credo, se fosse quella non avrebbe comunque senso, la mia migliore amica sta per partorire la piccola principessa di casa e quindi l'empatia non vi può essere sul fattore nausea, anche perchè quella di norma viene ai primi mesi di gestazione. Una gravidanza che in me non esiste. Figuriamoci se son scema da farmi ingravidare. Relazioni fugaci. Un mordi e fuggi continuo e stancante. Un non trovare in nessuno un minimo di interesse, un minimo di fiducia incondizionata. Un uomo c'è nella mia vita ha sostituito quello che era divenuto insostenibile. Se inizio a tormentarmi coi pensieri fuggo e anche questa volta ho fatto la parte della stronza sparendo. E sicuramente finirà anche con questo qui. Per quanto sia mentalmente interessante è totalmente agli opposti del mio prototipo ideale, è totalmente esente di comunione. Non potremmo condividere nulla di più di quanto sino ad ora c'è. E il suo non comprendere i miei silenzi, le mie chiusure non lo porta certo a rompere il muro che mi sono creata. La possessività, il suo marchiare il territorio col proprio profumo, ossessionante e fastidioso. Una fragranza che non mi piace nemmeno molto. E lui in parte fugge quanto me, quindi se sbaglio e mi sciolgo fuggirà a gambe levate, per la prima volta non mi importa proprio nulla di aprirmi o di farmi film. Dò per scontato la fine della storia così com'è iniziata e non mi crogiolo nel dolore. Sarò strana, sarò incapace di vivermi una relazione a prescindere di dove essa vada posta, ma sinceramente non me ne frega proprio nulla. Ho imparato a trovare prima i difetti nelle persone, almeno mi evito la fregatura. E sì, la fregatura c'è sempre, l'ho capito a capodanno di due anni fa. L'ultima delusione che mi sono concessa. L'ultimo battito di cuore donato. L'ultima volta che ho lasciato che il muro venisse squarciato nel suo profondo. Per quanto possa avere voglia di condividere più di un paio di ore alla settimana con qualcuno in maniera stabile, me ne fuggo senza troppi pensieri. Sono terrorizzata dall'amore e da cosa possa scoppiarmi dentro. Non sono pronta per affrontare questa guerra, e forse non lo sarò mai. Non fa per me. Peccato che quando mi si venga a dire "Mi sposo" oppure "Tizia si sposa a febbraio e tu?", nessuno comprende che per me queste domande non fanno altro che incrementare la mia voglia di fuggire lontano e di chiudermi ulteriormente al mondo che mi circonda. Così come l'essere riempita di complimenti, a me non fanno effetto come alle altre donne, io sono atipica, se mi si dice "sei bella" io gli rido in faccia, e non mi fido affatto. "Sei l'unica per me" e penso che ne avrà già altre pronte dietro la porta di casa in attesa di aprire le gambe come cagne in calore. "Sei l'unica con cui esco" mi viene spontaneo dirgli "echisene..." insomma non ho pretese e non voglio che ve ne siano dall'altra parte. Libertà in toto. L'essere single è diventata un'abitudine troppo piacevole per lasciarmela fuggire dalle mani, solo perchè ho sporadicamente il desiderio di appartenere a qualcuno. Ma poi si appartiene realmente a qualcuno? Secondo me no, si è di se stessi e basta. Gli altri non possono importi nulla, non puoi appartenere ad altri non avrebbe senso. Non siamo mica nati per finire incarcerati in sentimenti che portano poi ad una vita noiosa e abitudinaria... La dolcezza mi schifa e lui è dolce, la violenza e la sicurezza mi spaventa e lui è un dominatore tanto quanto me... Questa storia deve finire, non c'è un altro epilogo, non ci sarà mai, io non scendo alcun gradino per raggiungerlo e lui non lo farà per me, quindi a che pro continuare qualcosa di inutile? Io ricerco la lesione che mi faccia crogiolare nel dolore, la sofferenza che mi fa sentire viva, ma dubito che questo arriverà, così come non arriverà minimamente nemmeno lo stare bene. Speriamo che passi in fretta. Questo 2010 è già iniziato in maniera troppo confusa...
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