venerdì 22 marzo 2013

Attenti alle nuove "religioni"

Ancora mi stupisco di come sia labile e volubile l'animo umano.
Delle volte il destino (?), il fato (?) o come lo volete chiamare voi, ci pone dinanzi individui che paiono interessantissimi, pieni di vita, colmi di buoni propositi e belle parole. Con loro si sta bene, si è finalmente se stessi, si lasciano cadere maschere e muri, recinti e vestiti, tutti gli orpelli vengono via come se si fosse lavata via una macchia con un colpo ben assestato di spugna, ma poi che succede? Certo c'è sempre un "ma", senza non sarebbe più reale. Dopo il bel mondo fatato i piedi tornano a toccare terra, per essere gentili, perché di solito è più uno schianto, uno sfracellarsi al suolo senza paracadute. Liberi sì, ma anche suicidi.
Si prova, invano ad arrampicarsi nuovamente lungo le mura erte, si fanno mille sforzi senza risalire più di qualche centimetro per volta, per poi scivolare nuovamente verso il terreno poco morbido, troppo reale.

Cosa porta le persone a bersi tutto quello che gli si propina? Cosa spinge le persone ad avere fede in qualcosa? Disperazione, noia, influenzabilità, dolore, perdita, speranza?

Il lavaggio del cervello parte a piccoli dosi, un video, una pagina web. Un'accozzaglia male assortita di:
- psicologia (da supermercato)
- filosofia (anche questa da supermercato)
- religione (oddio qui si passa dalla cabala alla bibbia senza conoscenza)
- luoghi comuni (sin troppi)
- banalità (a iosa proprio)
- domande senza risposta (un pò come "mistero" il programma che trasmettono in tv)
- mantra e ripetizioni varie (che o ti si ficcano nel cervello o ti si ficcano, non hai alternative)

Potrei benissimo menzionarvi nello specifico video e link diretti, ma vi evito tre ore e passa di stronzate belle e buone, soprattutto se, come penso, tra di voi ci sono persone con un minimo di cultura e conoscenza. Tra le altre cose discutere, cercare un contatto con questi individui ormai belli che perduti nei meandri di una cultura che pian pianino come il cristianesimo all'epoca, sta prendendo piede in maniera spaventosa, è cosa ardua, per non dire impossibile... Mi aspetto da un momento all'altro il crearsi di comuni stile hippy all'apparenza, piena di individui che millantano per la nascita di una nuova religione o credo spirituale, che come tale, serva principalmente a fomentare, raccogliere, deviare, privare di pensiero proprio e surclassare ogni credo religioso presente sulla terra. Esaltazioni di menti volubili, poco inclini al confronto, dichiaratesi pacifiste, ma che poi con una coltellata alle spalle fanno smettere di parlare il "demone" che è in te, quel demone che altri non è che maturità, cultura, curiosità e confronto. Quest'ultimo, il confronto, è il demone che più detestano, perché non si sanno rapportare a lui. 
Quindi gente, fate attenzione a quelli love and peace, nelle tasche hanno un coltello pronto per essere usato. Diffidate di chi vi dice ti amo dopo una settimana, diffidate di chi non vuole parlare, di chi non vi ascolta, diffidate di chi vi dice "che tutto è uno", diffidate dall'amore espresso con troppa semplicità e facilità. Diffidate da questo nuovo credo. Vi vogliono solo fare il lavaggio del cervello per rendervi adepti privi di coscienza, conoscenza e amor proprio, privi di UMANITA', con tutto quello che di negativo questa accezione possa avere: gelosia, rabbia, invidia, odio. Emozioni non contemplate in questo nuovo credo dove vengono esorcizzate, allontanate ed eliminate (cazzate!). Illusi ecco cosa sono. Come ogni fedele anche in loro vi è solo illusione, malsana illusione che questo loro nuovo cammino, percorso, possa portarli verso il contatto vero col loro io profondo. Peccato che l'io, quello vero lo si conosce con la consapevolezza del se, con l'analisi e tutte quelle robe non contemplate da chi non è capace di far altro che mescolare, in malo modo, (non) scienze e (non)conoscenze. 

2 commenti:

  1. https://www.facebook.com/MentalmenteLiberi

    Interessante riflessione, l'ho copiata sulla mia pagina FB.

    Grazie Ciao

    Stefano

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  2. Grazie a te per essere passato, aver letto e condiviso il pensiero. Ma tu che ne pensi?

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