martedì 9 settembre 2014

Infantilmente vittima della tua assenza dolorosa

Ed è paradossale, quanto male possa fare l'assenza di una persona che ti è sempre stata vicina, anche se mi rendo conto di quanto fossi io quella che erroneamente ha fatto di tutto per evitare che essa andasse per la sua strada. Fa male anche lasciare per una volta prevalere l'orgoglio, non cercarla, non sentirla, non trovare una scusa qualunque per carpirne informazioni, e a che pro farlo? Fa male anche saperlo felice o presunto tale. Fa male doverne fare a meno, fingere che ci tenga ancora solo perché non ti ha ancora cancellato dalle amicizie dei vari social, solo perché si fa viva in occasioni prestabilite e lo fa con la freddezza di un conoscente e non di un amico. Fa male anche il silenzio e il vuoto che ha lasciato. Fa male l'idea di colmarlo con qualcosa o qualcuno e fa ancora più male quando provi a colmarlo, ma ti senti in colpa e sbagliata. Fa male il condizionamento mentale che ti ha indotto, fa male pensare ancora a cosa direbbe in questa o quella situazione. Fa male rendersi conto che tutto sommato, più giorni passano e più vivo senza, fa male sapere che lui ha trovato quello che tu probabilmente hai sempre cercato proprio lì dove a te era vietato farlo. Fa male avere ragione e non potergliela sbattere in faccia, fa male essere conosciuti, ma non compresi. Fa male che di te sappia tutto, ma non gliene freghi nulla. Fa male da morire anche l'idea che ora stia con qualcuno che paradossalmente ti assomiglia più di quanto avresti potuto immaginare, fa male essere stati sostituiti, fa male l'idea che possa star male tanto quanto il suo silenzio e il suo non cercarti. Fa male parlarne e spiegare che non è amore a chi non sa nulla e non potrà mai capire quello che ci univa o meglio che mi univa a questa persona. E ogni volta che sia questa o quella persona, è la perdita, l'abbandono, i silenzi e l'assenza che creano una voragine dolorosa. Ma io sono solo pervasa dal mio essere infantilmente vittima. Dono troppa importanza e affetto a chi di me non ha che opinioni negative a chi mi ha sempre criticato e mai elogiato. E adesso vomito il dolore come ai vecchi tempi, come post cancellati in passato per altri e non per me stessa. Fa male, ma passerà. Come mi sono abituata alla malattia, mi abituerò all'ennesimo vuoto creato da chi ho amato, ma non mi ha mai ricambiato. Sono solo infantilmente vittima della sua assenza dolorosa.

1 commento:

  1. Senti a me, chiedigli una ultima notte, sfogati e trattalo come peggio non puoi.

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