Oggi proprio non riesco a fare a meno di scrivere, vabbè almeno sto suddividendo i momenti in tanti post, perchè altrimenti avrei scritto un papiro incomprensibile ed è già tanto se si riesce a capire il singolo post piccolino o di media lunghezza, soprattutto quelli scritta da me medesima che si perde in continuazione nel flusso dei pensieri e poi fatica a ritornare al filo principale del discorso. Ed ecco che divago nuovamente e toh... Di che volevo parlare? Ah già, è evidente che ho qualcosa da dire, da scrivere, ma mi censuro da sola, onde evitare di rendere vero quello che sta ingarbugliando la matassa dei pensieri. Riesumando uno dei tanti appunti sparpagliati che ho nel mio block notes vi offro un secondo inizio di post (SE VOLETE, INIZIATE A LEGGERE DIRETTAMENTE DALLA FINE DELLA PARENTESI TONDA).
C'è un momento, nella vita, in cui si sente il bisogno, la necessità, di tracciare le somme delle cose date, avute o soltanto per un attimo percepite, una sorta di riassunto dei conti, quindi metaforicamente, collegandomi al titolo del post, si potrebbe benissimo parlare del "commercialista della vita", ovvio che alla fine il personaggio, colui che impersona il ruolo del commercialista non è altro che il nostro io, la nostra mente o l'anima, insomma dategli voi il nome che più gradite, per quanto mi riguarda questa tirata di somme si sta rivelando alquanto ardua e ve ne potete rendere conto se andate al terzo post e vedete la lista delle associazioni musicali, quindi ricapitolando sto realmente riassumento ai minimi termini tutti i miei 27 anni, tanto che ho appena riaperto le braccia affinchè riaccogliessero, per l'ennesima volta, E. Il mio migliore amico maschio, che poi si è rivelato essere poco amico, vista la sparizione subito dopo aver trovato la squinzia di turno, preferendo, lasciatemelo dire, la figa di turno ad un'amicizia lunga dieci anni o qualcosa di più. Eppure se sbaglio o meno lo scoprirò vivendo e vedendo quali saranno le mosse che attuerà per riallacciare qualcosa che, credo, si sia estinto, disintegrato dopo l'ultima volta che l'ho perdonato e riammesso nelle mie grazie (detto così pare che sia una stronza di prima categoria, che seleziona gli amici, sì lo sono con chi va realmente selezionato dopo le inculate (metaforicamente) che mi son state date).
Ed è anche per questo che spesso mi trovo a lasciare andare alla deriva tutto quello che può nuocermi. Mantenendo attivo un distacco fisico ed emotivo. Certo è brutale, lo è anche per me che per la prima volta lo metto per iscritto, ma è l'unica arma di difesa che conosco e con la quale ad oggi posso sopravvivere ad ogni sorta di shock emotivo. Mi allontano sentimentalmente, emotivamente e divento un ghiacciolo. Miss Freddezza in persona. Eccola quì. Un mostro da baraccone che ha sepolto le emozioni e i sentimenti sotto metri e metri di cinismo e paura.
"Il lupo perde il pelo, ma non il vizio"
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