martedì 28 ottobre 2014

Chiarezza ed instabilità mentale

E arrivano periodi in cui ti ritrovi a fare i conti con te stessa, capire cos'è che nella tua vita non funziona, comprendere e prendere consapevolezza e coscienza di quanto spesso ti ritrovi ad essere egoista. Non ci sono giustificazioni per tutto ciò, lo sei e basta, non riesci a trovare, pur cercando, una motivazione che possa dare ragione a quell'egoismo di cui sei, purtroppo, pregna. E analizzi le ultime relazioni (non parlo solo di quelle sentimentali). Ti ritrovi con una lista di persone che hai fatto entrare nella tua vita e poi in un modo o nell'altro le hai lasciate andare o sono scappate via correndo. L'egoismo porta a non avere mai abbastanza di quel poco che le persone ti danno, l'essere hitleriana porta necessariamente le persone a stancarsi dei tuoi out-out. Certo potrei raccontarmi che se mi si vuole realmente bene, le persone restano, e per carità comprendo e sono la prima a dire che amo i difetti ancor prima dei pregi nei miei amici o di chiunque lascio entrare nella mia vita, ma mi rendo conto che avermi come amica o fidanzata non è il massimo. Sono tendenzialmente pesante, insicura, dubbiosa, impaurita, hitleriana o talebana come mi hanno definito da poco tempo. O con me o contro di me. Posso avere al momento motivazioni, ma non ho voglia di sciorinarle, per quanto alcune possano essere giuste, non è giusto in realtà essere dittatoriale con nessuno, nemmeno con chi consapevolmente o inconsapevolmente ti sta facendo del male. Ogni storia ha i suoi limiti, ogni amore ha i suoi tarli e il rischio di perdere la persona amata bisogna sempre ricordarsi di metterlo in conto, senza però che ciò vada a distruggere qualunque cosa che ci sia stata e che finirebbe nella lista delle cose "buone" o "belle". 
Quando finisco una relazione mi crogiolo nel dolore, mi cullo nelle mie paure, mi flagello, ma poi alla fin fine cosa faccio per migliorarmi? Nulla, non faccio assolutamente nulla, anzi torno ad innalzare muri, a indossare maschere, a trovare il marcio anche in chi di marcio non ha nulla. Trovo giustificazioni che rendono me colpevole dei peggiori delitti, seppur poi alla fine non mi sia mai macchiata le mani. 
Capisco che dovrei chiudere io quello che mi fa stare male, ma capisco pure che la mia fragilità, l'incapacità di abbandonare mi rende succube della forza altrui. Se voglio sicurezza, amore, presenza mi ritrovo a pretenderla senza accettare che l'altro semplicemente non voglia darmi nulla di tutto ciò, senza accettare che ha bisogno di tempo per chiarirsi le idee o per comprendere cosa vuole lui stesso dalla relazione. Ma come dire a qualcuno: per me sei importante, mi stai a cuore, ma mi fai male? Mi fai male se mi cerchi quando lo vuoi tu, se mi vuoi vedere quando lo vuoi tu, mi fai male quando ti cerco e sei freddo e distaccato? Mi fai male quando voglio vederti e tu mi rifiuti? Come dire chiaramente che ogni cosa che fa per me sembra più un contentino che non una dimostrazione di affetto? Per carità non metto in dubbio che se ti si cerca ti si vuol dimostrare di tenerci a te, ma se dopo devo stare male come posso dire: non mi cercare fino a quando non avrai ben chiaro cosa vuoi da me? Voglio una relazione matura fatta di complicità, presenza, confronto e parole? Come si può dire qualcosa del genere senza essere poi accusata di egoismo, di essere dittatoriale, infantile, drammatica o distruttrice? Io non lo so, alla veneranda età di trentuno anni non so un cazzo sull'amore e sulle relazioni, so cosa la mia mente vede come tale, ma poi non mi accontento delle briciole che mi vengono date. Che cosa ci posso fare se mi sembrano avanzi e nulla di più? Possesso? Non credo se volessi possedere qualcuno non mi farei da parte, mi farei sempre viva anche con una scusa, pretenderei e ho smesso di farlo. Ho smesso di esserci. Ho smesso di pretendere, implorare e chiedere. Ho smesso di essere quella che ero per cosa? Mi sembra per nulla, e qui mi sento in colpa perché non mi accontento, ma come ci si può accontentare se ti hanno dato per un tot periodo 100 e dopo ti danno 1? Non lo so. Non so nemmeno io più nulla. So solamente che ho bisogno di chiarezza. Tempo e serenità. Se volevo un rapporto mordi e fuggi avrei scelto uno più piccolo o uno della mia età, mi sarei accontentata di rapporti occasionali, ma se ho scelto e mi sono aperta a te è perché voglio te. Mentalmente esausta, ma sicura che col tempo e senza chiarezza posso fare a meno anche di te per accontentarmi e farmi bastare la compagnia di me stessa (e chiamami pure egoista).



Per te: Non cercarmi se non hai ben chiaro cosa tu voglia. Io voglio un rapporto vero, fatto di appuntamenti, baci, abbracci, parole, condivisione, confronti, complicità. Un rapporto maturo come quello che avevamo, in cui potevamo essere noi stessi, parlare e confrontarci. Ma se dentro non sei sicuro, se in mente non hai ancora ben chiaro cosa vuoi, non cercarmi. Mi fai solo del male gratuito. E so che lo fai per farmi sapere che ci sei e ci tieni, ma puoi tenere a me anche facendo prima chiarezza dentro di te, senza portarmi alla distruzione. Non mi accontento e probabilmente hai ragione, ma almeno io so cosa vorrei dal nostro rapporto, e so anche che se ciò non dovesse essere , bhé pazienza. Chiusa una porta si apre un portone. 

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