venerdì 30 ottobre 2009

Parigi


Non so se ne ho parlato nel blog, mi pare proprio di no, però mi è venuta questa voglia assurda, anzi è da quando son tornata che ce l'ho, di ritornare a Parigi e molto probabilmente una solitaria me la faccio questa estate, lavoro permettendo e soprattutto soldi permettendo, visto che ormai mi sto pagando tutto, dalle tasse universitarie ai libri, e la cosa mi porta a prosciugare il portafoglio. Premetto che questo viaggio mi è stato tutto pagato dalla mia bionda di fiducia, alias mamma, Parigi era il suo sogno, io non ne ero affatto attratta, certo c'era Baudelaire, c'era Jim Morrison (che non sono riuscita a vedere, poi vi spiego meglio questa storia), c'erano i dolci (e scusate se è poco), c'era l'arte, ma alla fine tutte queste cose non mi riuscivano a prendere più di tanto... Anzi l'ho schifata i primi giorni se devo essere sincera, e ancor oggi i parigini li sparerei a vista almeno 8 su 10 per intenderci, le motivazioni sono varie, tanto per citarne qualcuna:

1. Se non parli francese non ti considerano proprio
2. Sono più freddi dell'iceberg che ha affondato il Titanic
3. Si credono superiori a noi e poi vestono tutti Versace e Cavalli o.ò
4. Se avete bisogno di aiuto è meglio rivolgersi a un turista son più gentili

Ok giusto alcune cosine per farvi capire il mio disgusto, anche perchè soprattutto per il primo punto, premetto che parlo bene inglese, parlo decentemente lo spagnolo e so anche qualche parola di giapponese e coreano (che mi son stati utili). Per spiegare in uno starbucks la mia voglia di panna sul frappuccino con tutto l'ausilio del dizionario ho dovuto rinunciare a quel desiderio tanto inconsueto per me, visto e considerato il mio odio per la panna. Ma detto ciò passiamo a quello che realmente mi ha subito colpito di Parigi, inanzitutto è enorme, e se non ci fosse stata mia madre la quale mi ha portato per farle da traduttrice (io di francese se so due frasi di cortesia è pure tanto e mi rifiuto di studiarlo, dopo l'esperienza), forse ne avrei girato una porzione più ampia, però in dieci giorni ho visto molto più di quanto mi potevo aspettare e soprattutto mi sono evitata tutte quelle tappe o almeno molte di quelle tappe che mi avrebbero fatto sentire "turista per caso" e già il mio abbigliamento bastava ed avanzava. Eh eh eh non a caso mi ero comprato un paio di short cachi ahahahah...
Vabbè tolto questo e le visite all'inutile Torre Eiffel, 13 euro buttati nel cesso dei francesi, visto e considerato che è più bella vederla da sotto che da sopra, si perde completamente tutto il gusto salendo sino all'apice.. Non si capisce un tubo delle costruzioni che ti circondano, diverso invece è Notre Dame quei 1500 gradini, se ricordo bene, sono stati una soddisfazione incredibile, il panorama è da mozzare il fiato e trovare un giapponese che ti scatta una foto vicino alla mega campana è qualcosa di incredibilmente simpatico, soprattutto vedere la sorpresa nell'aver udito il ringraziamento in lingua originale (e scusate se è poco).
Altro posto che ho gradito molto è la Senna, ispira la poesia in una maniera incredibile e leggere Baudelaire ammirando il paesaggio è qualcosa che non dimenticherò mai. Così come i cimiteri, il mio animo vampiresco si immaginava un vampiro in ogni cripta presente, e ringraziare il mio idolo con le lacrime agli occhi non ha alcun paragone... Non mi sto a dilungare troppo sugli altri posti visti, perchè già mi sta venendo noia di scrivere e malinconia nel ricordare dieci giorni in cui sono stata troppo bene eccetto uno per colpa di qualcuno e di un sms ricevuto che mi ha fatto cadere letteralmente le braccia, anche se ho ammirato la schiettezza (ma sarà quella o paura?)... Comunque uno dei posti in cui non volevo andare si è, alla fine, rivelato uno dei più divertenti e liberatori... Disneyland. Se volete farvi un'idea del posto e vedere foto chiedetemi il contatto di faccialibro, alias facebook in pvt ho fatto circa 300 foto dalle più assurde e spassose di questo mondo e caricarle anche qui significherebbe sclerarmi all'inverosimile...


P.S: Voleva essere un post di tutt'altra natura, ma mi è uscito cosi, e piuttosto di riscriverlo e ritornare in quel che fu l'origine lo lascio così, tanto la voglia di andare nuovamente a Parigi rimane, trasferirmi per un paio di anni deve essere realmente carino, peccato che non voglia assolutamente imparare il francese... l'esperienza negativa me lo ha fatto odiare, peccato perchè lo leggo piuttosto bene... ringriaziamo la rotara moscia...

N.B: Il museo dell'erotico mi ha un pò delusa, in internet si vede molto di più, però ritrovarmi all'interno solo donne e un unico giapponese ermafrodito, con cui ho visitato tutte le stanze, non ha prezzo. Noi donne siamo terribili... Ovvio che i filmetti anni '40 sono stati alquanto graditi dalla sottoscritta. Eros allo stato pure, non tutte tette e fighe in vista come la tv odierna :)

2 commenti:

  1. Ad oggi posso dire di gradirla parecchio anche io, all'amore non ci credo molto, ma posso dire con certezza che mi ha estremamente colpita :)

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