giovedì 14 aprile 2011

Domande, domande e domande...


Cos'è che rende una relazione quel tipo di relazione?


Quando parlo di "quel tipo di relazione" parlo di quella tipologia in cui ci si definisce "stare assieme" o "stare con". Cos'è che porta due persone a decidere di portare una qualsivoglia relazione verso quell'altro tipo? Ok, mi rendo conto che dovrebbe esserci inanzittutto una sorta di sentimento (?), ma basta solo quello o è una cosa che può benissimo venire col tempo, conoscendosi, eventualmente, un pò di più.
Con ciò non voglio dire che non sono mai stata fidanzata con qualcuno o qualcosa di simile, ci mancherebbe altro, però se riporto indietro la mente, e affogo nei ricordi, bhè... Ricordo che con uno dei miei ex tutto è nato per caso. Un appuntamento, un ritardo nell'altro che dovevo vedere, una sigaretta, la stazione come sfondo e una fuga col desiderio di conoscersi e lasciare gli altri dietro. Certo ero piccina, o almeno ad oggi mi vedo piccola, più istintiva, meno riflessiva, quindi magari era tutto più facile, almeno teoricamente. Se poi devo pensare ad un altro ex mi ricordo una conoscenza fugace, un passaggio rubato, un cambio di abiti e poi di nuovo in giro io e lui, il mare, la musica che innonda l'abitacolo, un lieve bisticcio con i comandi della radio e puff un bacio e tutto quel che ne consegue, quindi una relazione nata dapprima sotto forma di desiderio sessuale e successivamente sentimentalmente coinvolgente con tutti i pro e contro che il sentimento comporta...
Quindi se esamino una relazione X dei 15 anni e successivamente una relazione X dei miei 17 mi rendo conto che le esigenze sono mutate, seppure di poco, e l'approcio è senza dubbio agli antipodi. Ok, lo ammetto, non ho una relazione fissa da 8 anni circa, quindi quelle mordi e fuggi avute sino ad ora le paragono a fuochi di paglia lasciata troppo tempo alla mercè del sole, i meccanismi sono più simili a secondo esempio, senza però avere tempo a sufficienza per giungere allo stadio successivo, da quì il bisogno di catalogare le storielle avute in questi anni come vuoti a perdere, in quanto dentro non mi hanno lasciato praticamente nulla, l'unica eccezione è data dal procio, ma con lui era una relazione non relazione, qualcosa di platonico, per nulla fisica (purtroppo), sicuramente con quell'altro punto forse sarebbe stata lievemente diversa, o forse no, non lo posso sapere, non ho poteri di preveggenza. Ricapitolando, la mia domanda è più che lecita. Se parto dal presupposto che partire dal desiderio sino ad ora non ha portato a nulla di buono, devo puntare sulle emozioni e i sentimenti? Allora stò fresca, come si suol dire dalle mie parti, i sentimenti, nel mio caso vengono sempre molto dopo, non sono una tipa da colpo di fulmine, mi viene da ridere al sol pensiero di qualcosa di talmente stupido. Sono troppo abituata a censurare l'istinto e ad affidarmi alla ragione ponderata.
Come al solito non sono arrivata da nessuna parte... Inutile dire che al momento mi viene alla mente l'immagine di un cervello in fumo con una miriade di punti interrogativi che lo circondano... Un pò come lo sgorbietto che ho appena disegnato velocemente col paint (sono pigra e non volevo usare photoshop) e che troverete più giù...
troppi pensieri

7 commenti:

  1. Quel che rende una relazione quel tipo di relazione è non domandarsi mai se sia quel tipo di relazione!

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  2. ho preso in considerazione anche l'ipotesi, ma devi partire dal presupposto che tendenzialmente mi affido molto sul ragionamento, quindi la domanda nasce sempre uff...

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  3. Quello che può unire davvero due persone è l'amore. Solo quello. Tutto il resto ( l'attrazione, l'abitudine, la curiosità, i vantaggi, l'ammirazione, la paura della solitudine, le pressioni sociali...) prima o poi passa.
    Un saluto.



    Mr.Loto

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  4. se solo riuscissi a crederci all'amore...
    un saluto a te Mr Loto grazie epr essere passato/a di quì :)

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  5. Non dirlo a me che sono miss razionalità. Ma in quanto razionale capisco anche che non è il caso di farsi certe domande, tipo se il cielo è azzurro e perchè, e cosa succederebbe se fosse rosa, e se sarei più felice se non ci fosse. Ti rendi conto anche tu che sono domande assurde, pippe mentali, che non ti permettono di goderti il cielo.

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  6. certo che me ne rendo conto, ma come si fà a spegnere il cervello? ammetto pure che in qualche modo era un post mirato a suscitare in qualcuno la stessa curiosità... ma mi sa che su questo punto di vista la persona "interessata" non ha colto o letto tra le righe :(

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  7. Ah! Ecco perchè per me è tutto più facile! Il cervello l'ho spento da anni!

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