giovedì 10 dicembre 2015

La persona giusta

«Improvvisamente ho capito che non c'è nessuna persona giusta. Non esiste né in terra né in cielo né da nessun'altra parte, puoi starne certa. Esistono soltanto le persone, e in ognuna c'è un pizzico di quella giusta, ma in nessuna c'è tutto quello che ci aspettiamo e speriamo. Nessuna racchiude in sé tutto questo, e non esiste quella certa figura, l'unica, la meravigliosa, la sola che potrà darci la felicità. Esistono soltanto delle persone, e in ognuna ci sono scorie e raggi di luce, tutto…».
Sandor Marai, “La donna giusta”

Quante parole si sprecano sull'argomento, tra saggi, letteratura narrativa, poesia, musica o quel che si vuole eppure personalmente mi ritrovo ad associare al concetto di "persona giusta" il nome e il volto di chi, nonostante tutto, ancora amo. Sì, perché parliamoci chiaro, purtroppo è cosi, amo pur non essendo amata, in lui ho scorto la felicità, a lui associo anche quella sensazione: felicità. Certo non solo quello, avrei un elenco interminabile di ciò che il suo nome e la sua essenza mi crea o mi porta ad associare. Di lui ho amato tutto, non era la perfezione, non esiste la perfezione, ma per me era perfetto con le sue incongruenze e imperfezioni, per me è felicità, amore, serenità, pace. Per me resta quell'appiglio da non mollare perché diverrei arida e vuota, priva totalmente di emozioni. Lo sono stata e non ci voglio più tornare, voglio restare quella stupida che ama chi non l'ama perché anche se fa male almeno sento qualcosa, percepisco una emozione, non me ne voglio privare nonostante sia consapevole razionalmente di quanto dovrei invece fare di tutto per scrollarla via, per allontanarla, per offenderla, per ridurla ai minimi termini, annullarla totalmente, perché solo un folle dona amore (in silenzio e a distanza) a chi non c'è, a chi non ha alcun interesse, voglia o qualunque altra cosa verso di me. Amo e aspetto. Questo è per ora. 

Nessun commento:

Posta un commento