martedì 11 agosto 2015

Lettera n°71

Scrivo nonostante tu mi abbia detto che non leggi e quindi non leggerai. Scrivo perché non posso farne a meno di farlo. Scrivo perché è a te che voglio scrivere e dire quello che sento. Scrivo perché ne ho quasi un bisogno primordiale e viscerale. Non posso farne a meno, per quanto possa trattenermi, per quanto possa impormi il silenzio le dita scorrono leggiadre sulla tastiera o sui fogli, se ne fregano loro dell'orgoglio o del tuo non amarmi. Se ne fregano le parole se non verranno lette da chi le ha scaturite. Loro ci sono e vogliono essere partorite, non aspettano più. La gestazione è giunta al termine massimo, si direbbe cosi con un bambino che vorresti tenere nella pancia quanto più possibile cosi da evitargli le brutture di questo mondo, ma le parole sono forti, sanno affrontare il silenzio, gli occhi chiusi, il disinteresse, i nuovi incontri e le nuove conoscenze, sì loro ci riescono, io non troppo, ma non importa. Oggi ho dovuto trattenere le parole e le lacrime. Ho alzato lo sguardo al cielo pur essendomi promessa di non farlo, non c'erano stelle nel mio cielo, nessun desiderio espresso, ma tanto a che pro? Quello che desidererei non potrebbe avverarsi mai. Chi desidero mi rifiuta costantemente. Chi amo non ricambia. Nugoli di esseri ronzano fastidiosi intorno ma io voglio solo quella luce che mi fa stare bene e male al contempo. Io voglio sempre e solo te. Stupida. Sono solo una stupida incapace di lasciarti andare. Incapace di vederti per quello che probabilmente sei. Ma alla fine tu chi sei? Chi sei veramente? Volevi innamorarti, Dio quanto lo desideravi e ora? Ora senti che rimarrai solo, eppure... Eppure niente, sai cosa potrei scrivere, ma lo trattengo, mi censuro qui. Devo. Per me e per te. 
Volevo solo guardare le stelle cadere con te, ma probabilmente non le avremmo viste nemmeno se fosse andata diversamente, sarebbe stato come a Natale, separati. Ognuno per la sua strada. Come adesso. Come allora. Cosi e per sempre.
Spero che almeno per te questo San Lorenzo sia stato felice e pieno di stelle cadenti e di desideri sussurrati col cuore colmo di aspettative e desiderio.

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