domenica 27 settembre 2015

Un niente con data di scadenza

Sto letteralmente ottenebrando i pensieri con la musica ad alto volume, sicuramente da qui a dieci anni perderò una buona percentuale di udito, ma è uno di quei sensi di cui non mi sono mai preoccupata poi troppo, vorrà dire che alzerò ancora e ancora il volume se diventerò più sorda di quanto lo sia ora. Se non facessi cosi sarei invasa da pensieri molesti, lascerei che le dita scorrano sulla tastiera per comporre lettere, parole e frasi che ho riposto in un posto oscuro. Scriverei per chi non merita più alcun sospiro, scriverei per chi ancora ha il potere di farmi venire voglia di scrivere in maniera logorroica, ma con quello vengono anche le domande, la confusione e il malessere, quindi ben venga la musica sparata al massimo nelle orecchie, ben venga la testa che si agita un po' convulsamente avanti e indietro seguendo riff di chitarre elettriche e la voce stonata che intona parole straniere. Ben venga la distrazione in ogni sua forma, anche il solito "ti penso" ricevuto nel pomeriggio e sottintende una marea di cose che di carino non hanno proprio nulla, ma ben vengano anche quelle cose perché alla fin fine almeno so già per certo cosa sarà o potrà essere, ho il quadro della situazione ben chiaro, niente bugie, sotterfugi o prese per il culo, niente codardia, niente frustrazione, niente dolore, niente film mentali, niente futuro, niente speranze o attese. Solo la fottuta concretezza del nulla che soddisfa come una sigaretta post orgasmo. La libertà e la spensieratezza di dover piacere solo a se stessi, di non dover fare di tutto e di più per piacere ed essere amati, la semplice voglia di essere stronzi o dolci a seconda di quello che si vuole in quell'istante, perché è solo l'istante, il momento e l'attimo che contano. Niente passato. Niente futuro. Niente sogni. Niente passeggiate, fotografie, giri per supermercati, niente litigi, niente censura, niente spalle girate e niente "no" se vuoi fare l'amore. Niente problemi. Niente amore, ma l'amore non muove tutto. Niente emozioni vere, ma avere dalla propria il distacco emotivo ti porta a non prendertela a male per nulla, perché nulla ti sfiora, nulla affonda il coltello sul fianco che hai lasciato scoperto. Niente lacrime, niente obblighi, niente. Un niente appagante perché fugace. Un niente con data di scadenza. Niente e tutto. In attesa del mio niente, pochi giorni e sarò anche io un niente.

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