lunedì 19 ottobre 2015

Illegalità, sorrisi e luna.

(Foto di mia proprietà)

Questo lunedì è quasi giunto al termine, manca effettivamente veramente poco e sarà già martedì. Ho passato un weekend assurdo. Tra l'imbucarsi in una casa abbandonata per scattare foto all'andare all'avventura verso un posto mai visitato con persone che non hai mai visto in vita mia, ma con le quali alla fine c'è un filo conduttore comune, ok, magari due se considero il folle che ama creare miscugli di persone. Io, piccola asociale misantropa, tutto sommato sono stata bene, quel lasciarmi alle spalle tutto, quel andare contro le regole dell'ordine comune, lo scavalcare un muro e la felicità in un unico scatto decente, vale tutto quello che avrei potuto rischiare, ma che cos'è la vita senza rischio? Per una foto, un singolo attimo rubato passerei mille giorni in prigione se poi la soddisfazione di avere qualcosa di buono mi faccia sentire cosi... Cosi bene. L'aggregazione, il mangiare con degli sconosciuti, il non sentirsi totalmente fuori posto, il non avere un pensiero costante, che, per carità c'era, eccome se c'era, nelle parole, nella gestualità, nella luna che ho immortalato e continuerò a immortalare, in quella mano su una gamba posata più per appiglio che per altro, un gesto che comunque mi ricorda quel che vorrei dimenticare. Una foto rubata con la voglia di farla e darla per la comicità della posa del soggetto, niente emozioni contrastanti, niente sentimenti, niente occhietti a cuoricino, semplice voglia di immortalare l'attimo. Due giornate differenti, due tipologie di foto diverse, ma che in comunque alla fine hanno avuto solo la mia amichetta luna. Essere me stessa senza esserlo veramente e non faticare minimamente perché mi sono potuta celare dietro la macchina fotografica e sorridere, sorridere, sorridere. Vorrei uno di quei sorrisi ora, potrei eliminare le lacrime che stanno riempiendomi gli occhi e che sto contrastando. Si va avanti. Devo andare avanti.

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