venerdì 10 luglio 2015

Lettera n°67

Continuo ad andare avanti ottenebrando la mente cosi da annullare o rendere meno pesanti e presenti determinati pensieri, però poi in una notte come questa non posso fare a meno di lasciare che la testa scoppi di immagini, pensieri, ricordi e di quello che avrebbe potuto ma non sarà. Stavo ricordando le notti in cui abbiamo dormito assieme, a te non parrà così, ma per me i nostri corpi erano due pezzi di puzzle che andavano a combaciare perfettamente. Ossa, carne e respiri delle volte all'unisono. Ci stavo bene tra le tue braccia, dormivo, già dormivo e non lo avrei mai immaginato in passato che sarebbe accaduto. Lo sai, non sono mai stata una che dorme a casa dei ragazzi, nemmeno quelli che erano ufficialmente i miei compagni. Troppo intimo, lo dicesti anche tu, sei disarmato quando dormi. In inverno abbiamo dormito abbracciati, stretti l'uno all'altro, certo delle volte non andava esattamente cosi, vuoi per quello che non sentivi tu, vuoi per bisticci sterili, capitava anche che solo le schiene si andassero a sfiorare. Ma comunque eravamo vicini. E qui mi è sorta una domanda: e in estate, con questo caldo che c'è adesso, come avremmo potuto dormire? Lo so, non dovrei pormi queste domande, tu ed io non abbiamo alcun futuro, quello è decisamente certo, quasi quanto la morte. Non dormirò più tra le tue braccia, non saprò mai se in estate ci saremmo tenuti stretti oppure se ognuno avrebbe occupato una parte propria del tuo letto. Piango e sorrido all'unisono, dolore e consapevolezza. Sì, so che non esiste futuro, ma la parte di me che sente ciò che desidero non sentire frigna come una bambina che inciampando è caduta e si è sbucciata le ginocchia. Me lo dai tu il bacio che guarisce tutto? Non credo, mi bacio da sola, sono rimasta io, o perlomeno è rimasta quella che è rimasta di me. Come vedi non sono affatto forte, non lo sono per nulla, semplicemente ho iniziato a mettere su piccoli muri ancora un po' instabili, ho imparato a fingere di stare bene o qualcosa di simile, che cos'altro mi resta? Non mi resta nulla se non questo. Vado avanti come posso, ma per ora scrivo piangendo e pazienza per l'orgoglio.

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