domenica 12 luglio 2015

Lettera n°68


Questa notte non riesco a smettere di pensare, sarà l'inattività del periodo, la mancata voglia di uscire, di conoscere persone, di vivere, non lo so, non ho voglia di dare una spiegazione a tutto questo qualunque cosa sia che mi frena, mi castra, mi blocca in una stasi costante in cui non riesco a fare nulla di più del lasciare che il tempo scorra e i pensieri mi invadano la mente. Penso a quello che non avrò con te. La scelta del dipinto messo qui sopra è dato da vari fattori, ma a me porta a pensare in primo luogo alla notte di San Lorenzo, alla non possibilità di vedere le stelle cadere assieme a te stesi su una qualche spiaggia avvinghiati col naso all'insù per esprimere dei desideri che magari non si realizzerebbero nemmeno, ma ci penso. Probabilmente non saremmo nemmeno stati assieme, un po' come Natale o Capodanno, però c'è, esiste come pensiero e non è il solo. Penso ai figli che non avrò con te al mio non poterli vedere giocare col trenino di legno che ti ho regalato, non vederli giocare con te, ascoltarti parlare. Non potrò più cucinare il cous cous o la lasagna per te. Non potrò più dormire con te, non potrò più baciarti, non potrò più  fare l'amore con te, non potrai più essere la prima persona che vedo la mattina. Penso alle passeggiate mai fatte, ne abbiamo fatte veramente poche, ma il freddo ci impediva di uscire per andare chissà dove, penso alle foto che avremmo potuto scattarci o scattare a quello che ci colpiva. Penso a quello che non sarà mai, come il conoscere la tua famiglia o tu conoscere la mia. Presentarti i miei amici e tu i tuoi. Penso e penso e penso. Penso a quanto mi sarebbe piaciuto essere amata da te, ma sono cose che non sono state e che quindi non potranno mai essere, lo sappiamo entrambi. Lo sai e lo so anche io. Mi dico razionalmente che dovrei smetterla subito, immediatamente di pensarci, di piangere come una stupida perché mi manchi, perché non riesco a sminuire in alcun modo quello che sento ancora. 
Eppure quell'artista che tanto piace scorrendo tra i suoi aforismi ha detto: "Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?" potrei proporti un terzo tentativo, ma probabilmente non servirebbe a nulla, potresti innamorarti o io potrei non farlo più, ma sempre lo stesso Vincent ha anche detto: "L'amore è eterno: può cambiarne l'aspetto, ma non l'essenza.", quindi se è eterno dovrò semplicemente imparare ad accettare che la tua felicità non sono e non sarò io, il tuo amore non sono stata e non sarò io, dovrò sopportare questo macigno da sola, com'è sempre stato e continuerà ad essere. Non ci sono scorciatoie o tentativi. Ho fallito in tutto e anche in amore a quanto pare ho fallito. Non ci sono riuscita ad essere ricambiata o a farmela passare subito. semplicemente: io ho fallito.

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