mercoledì 24 giugno 2015

Ricordi di baci, salsedine e foto.

(Il bacio riflesso di Elliot Erwitt)

Questa foto mi è sempre piaciuta, tant'è che uno dei primi libri fotografici che ho acquistato è proprio di Erwitt, e ancora non avevo intrapreso quell'amore viscerale per la fotografia cosi come adesso invece sento. Tornando alla foto, devo ammettere che mi ha sempre fatto sorridere, mi ha sempre creato un momentaneo benessere, quasi una palpabile felicità. Il sorriso della donna, quella felicità e radiosità che il volto lascia intravedere cosi nitidamente, il mare da sfondo a un amore che mi piace immaginare, consolidato, ricambiato, mai incasinato o rifiutato. Nonostante lui appaia rigido nella posa quegli occhi chiusi mi fanno pensare che anche lui ricambi quell'amore e quella felicità immortalata in un attimo di intimità di coppia. Quella felicità io stessa l'ho vissuta, non corrisposta, ma non importa, ero felice, entusiasta, colma di amore per entrambi, ero viva. Semplicemente viva. E anche uno dei primissimi baci in concomitanza della mia prima foto scattatagli aveva come sfondo il mare. Una panchina, delle barche attraccate, un piccolo porticciolo, la sera, un lampione e un'ombra appena rischiarata nei contorni che ormai conosco a memoria, seppur debba tracciarli, solo nella mia memoria. 
Ricordi di baci, salsedine e foto sotto un lampione dalla flebile luce

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