venerdì 5 giugno 2015

Perdita, vuoto e chiusura.

«Chi rimane immischiato nella passione amorosa,
cerchi di tirarsene fuori prima di rimanerci immischiato;
perché non troverà altro che follia,
secondo l’universale giudizio dei sapienti;
e se anche non si impazzisce come Orlando,
la pazzia sarà comunque manifesta in altro modo.
C’è forse un sintomo più evidente di pazzia
che perdere sé stessi nella ricerca di altri? ».
Ludovico Ariosto, “Orlando Furioso” – Perifrasi Canto 24.

Ed io mi ritrovo ad aver perso la parte più bella di me stessa. mi ritrovo ad aver perduto l'input e la voglia di digitare o formare parole. Ho perduto quello che mi rendeva viva e degna di interesse almeno per me stessa. Ho perduto quello che mi faceva stare bene nonostante il dolore che poteva scaturire dallo scrivere sotto uno stato d'animo x. 
Perduta o vuota. Chiusura. Sì, sono totalmente pregna nel mio periodo massimo di chiusura. Come una persona affetta da chissà quale malattia che ti porta ad essere completamente isolata da tutto perché qualunque cosa potrebbe crearti dolore, malattia, lacrime o morte. Chiusura. Devo ritrovarmi e per farlo non ho bisogno di elementi esterni che mi facciano perdere di vista quello che dall'inizio non avrei dovuto perdere: me stessa.

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