martedì 18 novembre 2014

Il sorriso di uno sconosciuto

E il primo step si è concluso. Un quadernetto pieno di parole è giunto all'ultima pagina. Parole sofferte, gioite, speranze, illusioni, amore, ricordi. Un mix di emozioni, sensazioni e argomentazioni degni del migliore dei diari scritti sotto forma di lettera per chi ti ha rubato, inconsapevolmente, il cuore. 
Poi la svolta durante la mattinata. Una passeggiata in galosce sia per te che per il tuo cane, uno sguazzare allegro nelle pozzanghere create dalla pioggia. Uno chiacchierare col cane ha comportato il sorriso tra un cespuglio incolto di barba scura, denti candidi e occhi allegri. Solo un sorriso sincero e divertito e la giornata, da uggiosa qual era si è mutata in una giornata rischiarata dalla sensibilità di uno sconosciuto. E in mente la poesia "Le passanti" di Antoine Paul o quella di Walt Whitman "A uno sconosciuto". Destino, caso, qualunque cosa sia, che riporti alla memoria Serendipity oppure no, poco mi importa. E' stato solo un attimo fuggevole, un sorriso tra i tanti, un attimo di abbandono a quello che mi circonda lasciando da parte quello che dentro mi divora. Un attimo di luce. Breve e intenso. Una boccata di aria fresca che ha migliorato la giornata in positivo. Un modo come un altro per dire "ce la posso fare ad andare avanti".

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