martedì 25 novembre 2014

Lettera n°11

Orsacchiotto prossimo al letargo, come va la giornata? Sei pronto per spaccare tutto? Mi raccomando se il nostro, comune, rotacismo dovesse impiastricciare qualche parola, sorridi, prendila a ridere, fa parte di noi, ci rende unici e simili, pensa a me e sorridi se ti viene facile o pensa a chi ti crea quel sorriso sulle labbra che amo baciare e mordicchiare. Quella labbra su cui ho posato le mie e ho lasciato una molecola che tanto desideravi. 
Io dal mio canto, oltre fare il tifo per te, mi preparo al lavoro. Sto bene, tutto sommato va bene, ci sono momenti in cui lo sconforto bussa a quella porta che ormai ho chiuso (per te sarà sempre spalancata), ma non apro, lo osservo dallo spiraglio, mi colpisce un pochino, ma poi mi rifiuto di lasciarmi travolgere da qualunque cosa che potrebbe distruggermi. 
Legacci, catene o altro non ci sono mai state, cosi come mi sono innamorata, col tempo mi disinnamorerò (sempre che non capiti qualche miracolo a cui poco credo e voglio credere, per quanto la speranza possa essere l'ultima a morire), ma non diamo fretta a un processo che vuole i suoi tempi, può essere domani o tra un anno, non deve importarci. Tu continua ad essere te stesso. Continua a chiamarmi o cercarmi se senti di averne voglia, bisogno o qualunque cosa ti spinga a farlo. Io ci sarò, ci sarò sempre anche quando quel processo sarà giunto a termine. Ci sarò perché vorrò esserci sempre per te. Te che al momento sei ancora la luce del mio faro in un buio sconfinato, nonostante non sia io stessa quella luce. Sono con te anche quando non ci sono. Sei con me anche quando non ci sei. Aspetto. Aspetterò. Ti amo e ti amerò nonostante tutto.

Tua

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