venerdì 21 novembre 2014

Lettera n°5

Sentire la tua voce mi rilassa sempre. Sapere che mi leggi mi piace, ma l'idea che sei lì lì per finire quel raccoglitore di emozioni mi intristisce un pochino, certo più o meno sto continuando a scriverti qui, ma non è uguale, lo sai tu e lo so anche io. Tutto sommato oggi sto bene, non mi posso lamentare, nonostante l'ennesimo ex che si è sposato in meno di tre mesi. Qui tutti trovano la loro anima gemella, l'altra metà della mela e io non sono stata in grado di farti innamorare o di sconvolgerti la vita quel tanto che basta da voler semplicemente restare con me. Il matrimonio non è e non sarà mai una mia priorità, anche perché dai, sarei ridicola in abito da sposa, già vado a comprare vestiti nei negozi da ragazzini perché sono nana e magra da fare alquanto schifo, ma oggi vado in palestra, mi vado finalmente ad iscrivere e speriamo che almeno tre o quattro chili di massa magra riesca a recuperarli. Non so ancora perché stia continuando a scriverti, mi viene naturale, cosi come mi viene naturale amarti nonostante tutto. Nutro ancora una piccola speranza per quanto flebile e tendenzialmente irrisoria, che tu possa chissà come cambiare idea, ma alla fine sappiamo entrambi che non accadrà mai nulla di tutto ciò, è irrazionale come pensiero e come speranza, ma in quanto tale c'è e non posso di certo negarlo, rifiutarlo o fingere che non esista in me la speranza che, citando Amélie Nothomb

"La scrittura è il luogo in cui mi sono innamorato di lei"

Sono una stupida perché ci spero ancora? No, secondo me sono solo ancora innamorata, né più né
meno di quello. Per carità ci sto provando a disinnamorarmi di te, ma non è facile, te lo avrò scritto infinite volte, ti sarà venuta la nausea di leggere sempre le solite cose oppure no, non lo so. Mi manca leggerti, ma sai che non posso costringerti a farlo, deve nascere da te il bisogno e la voglia di aprirti di nuovo con me cosi come da te nasce la voglia di chiamarmi e sentire la mia voce, sentire come sto e sapere come procede la mia giornata, cosi come di tuo mi condividi quello che ti capita. E' bello, strano, ma tutto sommato bello. In un modo o nell'altro stiamo cercando di non divenire quei due estranei che si diventa una volta che una relazione giunge al termine, magari tra un anno non ci parleremo più, chi lo sa, per ora però voglio concentrarmi solo sul presente, concetto che ripeterò (anche questo) fino alla nausea. Mi manchi. Ti penso. Per ora è cosi. Ti abbraccio trenino.

Tua

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