giovedì 2 aprile 2015

Che sia un segnale oppure no?

Quanto la chiusura di un esercizio commerciale può nuocere gravemente alla salute emotiva e mentale? Tanto!
Ieri sera mi era presa voglia di uno Yogo (yogurt freddo da condire come più si preferisce), sono arrivata fino in centro e nulla, il negozietto di qui ha chiuso i battenti. La fitta allo stomaco è stata prepotentemente intensa. Il dolore dei ricordi è affiorato senza mezzi termini e preavviso alcuno. Quello "scrunc scrunc", quelle risate, quel mangiare assieme, quel bisticciare e quel raccontarsi si è perduto come me e te. Ricordi Settembrini di un mese un po' bizzarro, freddo e caldo alternati e la voglia di conoscersi, la voglia di condividere, la voglia di annullare le distanze e l'essere estranei e ora? Ora più nulla. Vetrine oscurate, una insegna prossima alla rimozione, un locale che diventerà altro ed io? Io sono tornata a casa con la pancia vuota e gli occhi colmi di lacrime. Perduto. Eppure i ricordi restano. Tu resti, nonostante tutto, tu resti.

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