domenica 12 aprile 2015

Poesia di Vinicius de Moraes

Assenza di Vinicius de Moraes
Io lascerò che muoia in me
il desiderio di amare i tuoi occhi
che sono dolci
perché nulla potrei darti
tranne la pena di vedermi eternamente esausto.
Eppure la tua presenza
è una cosa qualunque come la luce e vita...
... eppure io sento che nel mio gesto esiste il tuo gesto
e nella mia voce la tua voce

Io ti lascerò
tu andrai,
e accosterai il tuo viso a un'altro viso
le tue dita allacceranno altre dita
e tu sboccerai verso l'aurora
ma non saprai che a coglierti sono stato io
perché io sono il grande intimo della notte..
Perché ho accostato il mio viso al viso della notte
e ho sentito il tuo bisbiglio amoroso
e ho portato fino a me la misteriosa essenza
del tuo abbandono disordinato.
Io resterò solo come veliero nei porti silenziosi
ma ti possederò più di chiunque
perché potrò partire..
E tutti i lamenti del mare del vento del cielo degli uccelli
delle stelle saranno la tua voce presente
la tua voce assente
la tua voce rasserenata.

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