lunedì 1 dicembre 2014

Lettera n°17

Che strano scriverti qui, non che non stia proseguendo la "scimmietta", ti scrivo a prescindere dal luogo o dal contenitore che manterrà nel tempo le parole, ci siamo scritti direttamente anche fino a poco fa. 
Ieri è stato bello. Imbarazzante all'inizio, ti sarai accorto di quanto fossi impacciata, tendenzialmente chiusa, restia a lasciarmi andare totalmente, ma sai benissimo cosa mi spinga a comportarmi in quella maniera. Nonostante tutto, però, è stato bello, intenso, strano. Mi sei sembrato di nuovo TU, premuroso, dolce, attento, non frenato, sei stato semplicemente te stessa come lo eri mesi fa. Non so come andrà d'ora in poi e non mi interessa molto, mi impongo di non crearmi aspettative per evitare di stare nuovamente male, ho solo il desiderio di prendere, dal tempo che mi donerai, tutto quello che ne verrà nel bene e nel male, di cogliere ogni sfumatura del tuo essere, cosi da poterti conoscere come non sono riuscita a fare in passato. Ti ringrazio dell'opportunità che ci stai dando, che ci stiamo dando, alla fine siamo in due ed entrambi contribuiremo ad accrescere la nostra conoscenza (cribbio sembro un avvocato per come sto scrivendo... Mi aprirò col tempo, lo prometto, piano piano, non ho fretta, non abbiamo fretta)

Tua

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