venerdì 8 maggio 2015

Cesare Pavese + Pensieri semi-deliranti

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi -
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza, 
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla

Conosco la parafrasi di questa celebre poesia di Pavese eppure resto dell'idea che, per quanto il significato possa essere ben delineato dalle parole o dall'autore, nella poesia è l'animo del lettore che ne da un significato proprio. Questa poesia, per quanto nasca dalla delusione d'amore di Pavese mi porta anche a pensare a la petite mort, lo so che non ha nulla di triste, malinconico o doloroso, anzi è probabilmente tutto l'opposto eppure non riesco a vederci un piccolo squarcio di quell'esplosione di sensazioni. Sensazioni ed emozioni differenti, ma che trovano in ambedue le versioni una esplosione, quella la parola italiana che più mi aiuta a descrivere quel che ci vedo io, se mi scosto un attimo dal vero senso della poesia. La petite mort è stata sicuramente e ampiamente descritta in altre poesie, eppure non posso non paragonare l'emozione della speranza che uccide in molti casi a quella intensa esplosione emozionale che sovviene in quel determinato momento in cui, i nostri fratelli parigini descrivono l'orgasmo. Una piccola morte, la stessa che possiamo paragonare a quel che produce una speranza vana, una parte di chi spera, inevitabilmente, muore. Certo come dice Pavese può essere anche fonte di vita la speranza, ma sappiamo bene tutti quanti che in questo caso specifico vita non ne ha portato. Ha portato dolore e morte e gli occhi, altro elemento presente abbondantemente nella poesia mi fanno pensare a quegli amanti che all'apice del piacere li socchiudono per abbandonarsi totalmente a quello che sentono, emozione altresì paragonabile al dolore del ricordo degli occhi in cui si è persa la ragione e nella quale è scoppiato l'amore. Gli occhi non dovrebbero tradire tanto quanto le parole, eppure... Eppure anche loro possono indurre a fraintendimenti, errori di valutazione e illusione. Anche gli occhi mentono. 
Verrà la morte per tutti e per ognuno di noi avrà gli occhi di chi, con rimpianto, amore, dolore o rancore, serberemo il ricordo fino all'ultimo respiro che si librerà dalle nostre labbra nell'aria.

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