giovedì 7 maggio 2015

L'attesa

L'azione dell'attesa è divenuta inflazionata da sempre, che sia in ambito letterario, artistico o musicale. Molte sono le eroine che hanno dovuto, grazie ai sadici che le hanno scelte come protagoniste dei loro romanzi o racconti, emulare in quell'atto cosi intenso, malinconico, profondo qual è l'attesa. Attesa del ritorno di un uomo o l'attesa di un bambino, l'attesa di un treno che le avrebbe condotte verso la felicità o una nuova vita. La più inflazionata resta Penelope che attende il ritorno di Ulisse tessendo una tela per prolungare il tempo ed evitare la rivolta dei Proci. Ma anche autori più recenti hanno lasciato che l'attesa divenisse il soggetto del loro dire scrittorio: 

«Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?» 
Cesare Pavese

«Perché aspettiamo per qualsiasi cosa? --perché non afferiamo immediatamente il piacere? Quante volte la felicità viene distrutta dalla preparazione, stupida preparazione!»
Jane Austen, "Emma"

Forse attendo invano ma spero in un "mi manchi" che mi accarezzi l'anima. 
G.Flaubert

L'attesa è lunga; il mio sogno di te non è finito.
Montale

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.
Alda Merini

Per quanto concerne la musica anche lì l'attesa è uno dei temi spesso riscontrabili, basti pensare a Gaber con l'omonima canzone "L'attesa", Renato Zero con "Mentre aspetto che ritorni", ma anche tra gli interpreti recenti questo tema è ben sfruttato: Tiziano Ferro "Quando ritornerai" o l'Amoroso "Ti aspetto". Naturalmente nell'ambito musicale non è riscontrabile solo nei testi italiani, ci sono testi stranieri pregni di quest'azione cosi intensa e cosi abbondantemente usata. 
L'arte visiva non è da meno, mi vengono in mente i celebri quadri di Klimbt e di Rembrandt. Tutto questo per sottolineare quanto l'atto stesso dell'attendere possa essere paragonato, senza alcuna esagerazione a un atto naturale come il respirare o il mangiare. Un atto inconscio e conscio. Volontario o involontario. Sofferto, nella stragrande maggioranza dei casi, desiderato e felice in altri (un esempio banale può essere l'attesa della venuta al mondo di un bambino). Eppure non riesco a scindere troppo l'attesa come un qualcosa che spesso ha valenza negativa, porta lacrime, pensieri, dolore, delle volte rassegnazione e congetture. Che avrebbe fatto Penelope oltre la data di scadenza promessa da Ulisse? Che farebbe una Merini o un Montale dinanzi alla non realizzazione positiva di quell'attesa tanto decantata? Domande alle quali i nostri non potranno più rispondere, non sono più vivi da tempo. 
Eppure ci hanno sempre insegnato che l'attesa serve per imparare la pazienza, che il passare del tempo serva per poter vedere con lucidità le varie situazioni che la vita ci pone dinanzi, che lo stesso passare del tempo, visto come attesa può essere utile per creare il pensiero e il ragionamento, ne amplifica la potenza e il meccanismo, non a caso con un abile trucchetto Penelope riesce a far passare un anno senza essere violentata o promessa a chicchèsia, ma quanti attendono invano? Troppi. Troppe attese illuse, eppure restiamo li in attesa, non riusciamo a farne a meno, sarebbe un venire meno a qualcosa a cui siamo o siamo stati legati. Concludo citando qualcosa che ho trovato online e che sento decisamente appartenermi:

"Ti ho lasciato credere di averti dimenticato 
per stare bene per convincermi, 
per andare avanti anch’io. 
Ma la verità è che io non sono mai andata avanti. 
Ho conosciute nuove persone, 
fatto nuove esperienze, ho cercato nuovi amori.
Ma tu rimanevi sempre.
Rimani sempre.
Come ci si dimentica di chi un tempo ci ha salvato?"
Elizabeth Julie Shanti

Si attende, ma si continua a vivere e come dice Pessoa: "Vivere è non pensare". 
Non pensare ti porta ad andare avanti, ma poi basta un niente per riempirti nuovamente la testa di domande, di pensieri e la confusione regna, nuovamente, sovrana. Sto vivendo, ci sto provando a spegnere i pensieri, ma questa sera no, questa sera non vivo. Questa sera penso.

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