giovedì 14 maggio 2015

Vuoto e spazio entità distinte

«Non era un'emozione simile all'innamoramento o al desiderio sessuale. Era come se qualcosa si fosse insinuato attraverso una piccola fessura e tentasse di riempire un vuoto che c'era dentro di lui. Ecco cosa provava. Non si trattava di un vuoto provocato da lei. Esisteva dentro di lui da un tempo incalcolabile. Lei vi aveva proiettato sopra una luce speciale, illuminandolo».
Haruki Murakami, “1Q84”


E questo pensiero tratto da uno dei libri di Murakami (che adoro come molti avranno capito), divorato mesi fa non posso che associarlo a quel vuoto che sento e a quello spazio che risiede in me e in cui faccio entrare luce nuova. Mi lascio illuminare senza aspettative, senza futuro, senza la smania di voler sopperire o riempire il vuoto creatomi. Quel vuoto, sarò ripetitiva, ma dubito fortemente possa essere riempito da qualcosa di diverso da quello che lo ha creato, ma in me vi è ancora spazio. Per piccola che possa essere ho tanto spazio dentro e non risiede solo quello, ma per ora concentriamoci su quello spazio. Uno spazio che sto donando a chi ho scelto. Scegliere è l'unica cosa disponibile sin da quando la ragione inizia a prendere vita dentro di noi. Scegliamo tra il bene e il male, scegliamo a chi donare il nostro tempo e le nostre attenzioni. Scegliamo il percorso da compiere e scegliamo cosa fare giorno per giorno per andare avanti. Scegliamo chi vogliamo nella nostra vita e chi vogliamo, invece, allontanare o mantenere distante per un periodo. Scegliamo. Compiamo scelte, sbagliando o meno, quello starà al tempo decretarne l'esito, ma intanto prendiamo delle decisioni. Ed io ho scelto di andare avanti a testa alta, ho scelto di vivere a pieno quello che la vita mi dona, le persone che si affacciano nel mio universo personale e scelgo a chi donare attenzioni, un sorriso, un bacio, una carezza o un semplice messaggio. Scelgo con chi passare il mio tempo e come passarlo. Scelgo nuovamente tra una miriade di persone chi voglio conoscere. Scelgo tra una miriade di cose e azioni cosa fare o cosa non fare, cosa dire o cosa non dire. Scelta e luce. Scelta e oscurità. Per ora non mi aspetto nulla nello specifico, ma un barlume di luce lo scorgo. Mi basta quella scintilla. Mi basta quella scelta fatta qualche tempo fa per essere consapevole della strada imboccata. 
La rotaia si è scissa. Il viaggio prosegue su binari paralleli, ma per ora, inevitabilmente, separati.

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