sabato 9 maggio 2015

Citazione + Pensiero

"So quello che le sta succedendo e non le posso dire che con il tempo passa, perché non è vero. Non passa, rimane lì. È solo che uno si abitua a convivere con il dolore, con l'idea dell'assenza. Dicono che è come la morte, però non è vero: è peggio. Se fosse morto non penserei che è colpa mia [..]. Gliel'ho detto, non passa. Non si dimentica. Però diventa sopportabile. Arriva un momento, una mattina, che ti svegli, ti vesti meccanicamente ed esci di casa per andare a lavoro. Senti che la vita continua, che è più forte, e che bene o male tu ci sei dentro. Allora prendi un respiro, e ricominci a camminare con la tua ferita. Tutto qui."
Tratto dal film "L'uomo che ama"


Paradossalmente è vero, il tempo non serve per far passare quell'assenza quanto piuttosto per darci la possibilità di abituarci ad essa. Si va avanti nonostante tutto, ci si prova a lasciare da parte quel tanto che basta il dolore cosi da riappropriarci del tempo, dei pensieri, dei sorrisi, delle emozioni e tutto quello che abbiamo per un po' abbandonato a se stessi o abbandonato nelle braccia di chi è divenuto assenza. Si fa spazio a nuove persone, e ci tengo a sottolineare che non è un riempire vuoti, quanto proprio ad un fare spazio, aprire la porta a nuove conoscenze, nuove entità differenti da quelle che le hanno precedute, si vive tutto come un qualcosa di nuovo pur essendo consapevoli di aver vissuto le stesse cose mille e altre mille volte in precedenza. Lo si fa per la propria sanità mentale, emotiva e fisica. Devi necessariamente fare i conti con la vita che continua e se ne frega altamente che tu, intanto, sei rimasto indietro di vari passi. Si torna a sorridere al lavoro, con gli amici, a mangiare un qualcosa che associ a quell'assenza, ci si ritrova a tenere per mano in auto qualcuno che ha mani diverse da chi ti ha creato un vuoto dentro. Ci si ritrova a parlare per ore o semplicemente ad osservarsi muti, perché le parole delle volte diventano veramente superflue. Si torna a vivere. L'assenza resta e con essa quell'emozione a cui è legata, ma tu devi, necessariamente, svegliarti una mattina, respirare a fondo fino a sentire i polmoni pieni di aria e andare avanti. 
Si va sempre avanti, nonostante tutto. Devi andare avanti, perché la vita non aspetta e tu non puoi più permetterti di aspettare ciò che non tornerà o non è mai esistito.

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