lunedì 18 maggio 2015

Edera

"Sedette sul primo gradino della scaletta e cercò di esaminare meglio la sua situazione: a poco a poco il suo terrore e il suo dolore diminuirono, e un barlume di luce brillò nella sua anima tenebrosa. Ella tornò ad essere ciò che era stata sempre: l'edera che non poteva vivere senza il tronco". 
Grazia Deledda - L'edera



Mi piace l'edera, le sue foglie sono esteticamente molto belle, ma non penso che una donna abbia necessariamente bisogno di ritrovare se stessa solo ed esclusivamente aggrappata al tronco che la sorregge. Una donna è edera e tronco. Una donna che torna a vedere con lucidità la situazione in cui si è ritrovata non può fare a meno di scorgere l'egoismo umano, non il suo, sia chiaro, una donna che ama non è mai egoista, ma un uomo che non ama lo è. Ok, ammettiamolo non vi è distinzione. Uomo o donna che sia l'egoismo è insito nell'essere umano. Sono egoista anche io in questo momento in cui un minimo di lucidità mentale mi ha aiutato ad esaminare meglio la mia situazione. Una situazione decisamente consona a tante altre persona, ma è pur sempre la mia, la vivo coi miei ritmi, i miei tempi, i miei spazi e i miei vuoti. Mi sono distaccata dal tronco dal quale ho desiderato supporto. Ho scelto deliberatamente di non esserci più ed ora torno ad esserci in tutto il mio essere, bello o brutto che sia, torno ad essere io. Egoisticamente pregna di me e dell'amore che nutro verso me stessa. Libera di scegliere come vivere, come pensare e come agire. Sono libera di frequentare un altro uomo nonostante possa nutrire ancora amore per chi ho lasciato solo con se stesso (lo ha voluto lui, io l'ho solo assecondato, io l'ho solo liberato per la sua felicità). Sono libera di scegliere quale relazione intraprendere dopo aver soppesato e analizzato a fondo i pro e i contro. Sono libera di attivare un blocco o disattivarlo a seconda del senso di agiatezza o disagio del momento. Sono semplicemente libera di scegliere di vivere a prescindere da chi c'è o chi non c'è, perché resto presente io, e tanto mi basta. Quindi vivo alla giornata senza aspettative. Bacio per strada pur sentendomi frenata e in imbarazzo, ma comunque scelgo di farlo. Stringo la mano in auto pur sentendo una fitta nel cuore con quel gesto che tanto mi ricorda chi ho lasciato indietro, ma quello che c'è dietro, non è più dinanzi a me, vado avanti senza voltarmi. Scelgo di assecondare chi vuole fare qualche passo indietro, perché rispetto le scelte altrui, ma non vuol dire che sia la scelta che io avrei potuto o voluto fare. 
Si può vivere senza un albero su cui appoggiarsi, l'edera cresce ovunque: sui muri, sui cancelli, sui marciapiedi, in vaso. 
L'edera è libera di scegliere dove posare le belle foglie che la caratterizzano.

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