mercoledì 25 marzo 2015

E ritrovarsi bambini

E il sentirsi d'un tratto non più una donna di trentun anni quanto una ragazzina spaventata. Atterrita dal dolore e dalla paura. Bisognosa di conforto ma privata da quel che desidera. Forza o paura hanno contribuito a spingermi a non cercare chi avrei voluto mi rassicurasse, ma per fortuna ho chi si preoccupa veramente di me, chi mi vuole veramente bene, a prescindere che mi conosca da anni o da pochi mesi. Persone totalmente disinteressate a me come donna e in quanto tale essere scopabile, quanto interessate a me come donna che al momento vive un periodo buio. Le cause sono molteplici e paiono aumentare di giorno in giorno. Tra un amore andato a male e a senso unico, la nonna che sta malissimo e non so se riuscirà a superare anche questa batosta o se si lascerà andare verso chi da dieci anni l'attende a braccia aperte. Come al solito mi ritrovo a prepararmi psicologicamente al peggio, ma nonostante tutto mi dico che va bene cosi. Se non dovesse farcela so che riabbraccerà il suo grande amore e assieme da chissà dove veglieranno su di me. Se dovesse farcela invece andrà bene, anzi benissimo, uguale, perché potrò goderne la compagnia ancora per un pochino, certo probabilmente non avrà mai la gioia di vedermi laureata, sposata o madre, ma non importa, penso che da tempo abbia perso le speranze di sapermi "sistemata", lo ha capito anche lei che gli uomini belli e degni di essere chiamati cosi sono da tempo ormai estinti. Pensavo di averne trovato uno come il suo, come il nonno, ma purtroppo non ha funzionato. Non tutti hanno la pazienza di sopportare una Iolanda, un nome che implica una moltitudine di emozioni e un carattere non troppo facile da gestire. Pensieri e ombre oscure. Bronci e rabbia sempre pronta appena dietro l'ombra che ci segue come un cucciolo fedele. In mente la rivedo come qualche giorno fa, con quel suo sorriso che non lascia uscire facilmente (mi assomiglia tanto la nonna) e la felicità di rivedere la famiglia tutta riunita, di sapermi li con loro, di vedermi tutta in ghingheri per festeggiare la sorella col traguardo dei novant'anni. Sento ancora sulla guancia quel bacio rugoso e dolce. E' bella la mia nonnina e so che sarà forte, deve esserlo. Non sono pronta ancora a perderla. Non ancora. Non ora. Non quando sono cosi fottutamente ed emotivamente debole. 

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