sabato 21 marzo 2015

Lettera n°53

E uno sfarfallio nello stomaco lo aveva avvertito di rallentare e chiedersi se la rivoleva davvero.

Lo aveva avvertito di non confondere il dolore di perderla, con
l'effettivo desiderio di averla.
Jonathan Franzen


Chissà se anche in te vi è stato uno sfarfallio nello stomaco, penso proprio di sì, ma nonostante questo abbiamo riprovato, sì lo abbiamo fatto entrambi con la consapevolezza che avrebbe potuto non funzionare, ancora una volta avresti potuto non sentire nulla, è cosi è stato o cosi hai deciso che doveva essere. No, non voglio essere cattiva e tanto meno pensare in maniera cattiva. E' stato cosi e basta. Non c'è lo zampino di nessuna colpa da parte di nessuno. Così e basta. La seconda volta (ultima) penso per te sia stata più facile, non vi era più il dolore della perdita o il desiderio di avermi. Non c'era assolutamente nulla a trattenerti, a mantenerti al mio fianco. E ad oggi ancora non vi è. Solo consapevolezza della scelta presa da tempo e celata, nascosta, mentita. Un po' falso lo sei stato, senza offese, ma se io non voglio una persona stanne certo che glielo faccio capire in tutti i sensi e fanculo l'educazione, la premura o altro. Le attenzioni le misuro e le dono con dosaggi tali da non illudere chi mi possa volere. Ma si è diversi. Spero che imparerai a razionalizzare e dosare le attenzioni. Il ruolo di serial killer di donne innamorate non ti donerebbe per nulla. Sii chiaro dall'inizio. Sii vero, ma vero vero, non mentire e non illudere. 
Senza rancore. 

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