lunedì 9 marzo 2015

Notte puttana

"L’amore sorprende come pioggia
nel buio–e siamo fradici,senza
riparo,ancora lontani dall’alba." 
G.Rosadini

In un periodo di apatica oscurità mesi fa ho conosciuto qualcuno che pian pianino ha atteso che la porta venisse aperta. Ha invaso ogni spazio vitale con la sua presenza (e con la sua assenza), mi domando se in questo nuovo precipizio oscuro in cui vortico costantemente e senza sosta da, oramai, quaranta fottutissimi e lunghi giorni, a quella porta busserà un altro barlume di speranza. Speranza infranta e gettata sempre sotto quel famoso tappeto reduce di tutti i mali che possano creare dispiacere e dolore in questo corpo ormai stanco e affaticato. Se l'alba giungerà mi apparirà come l'ennesima di un giorno piatto e oscuro o un giorno rilucente? Non lo so, è solo l'alba di un nuovo giorno. Non vi è più alcuna speranza li dove l'impossibile ha preso il sopravvento. L'impossibile per quanto impegno ci si possa mettere resta impossibile. Non vi è nulla che può modificarne la sua concreta testardaggine. Solo io posso sapere quanto mi stia impegnando, ma la notte, eh, la notte è infame, la notte porta scompiglio e inattività. Passo il tempo ad osservare un soffitto che non ha più nulla da raccontare, un soffitto diverso da quello che nemmeno osservavo quando braccia forti e calde mi stringevano con... con cosa? Affetto? Educazione? Protezione? Non lo so, sono arrivata al punto in cui dubito e non so più nulla, ciò che mi pareva di sapere l'ho perduto nell'oscurità. Nel buio vago nuda e disarmata a tentoni come un cieco senza il suo bastone. Banalità, adesso scrivo banalità, ho perduto anche l'arte scrittoria, unica cosa che decentemente mi apparteneva, scrivere senza avere qualcuno per cui farlo non è facile, era facile, ma devo abituarmi anche a quello, scrivere, tornare a farlo almeno, per me, memorie di emozioni fermate su carta digitale. Sconforto della notte. La notte non porta consiglio, la notte porta dolore, lacrime, ricordi e malinconia. Infame come una puttana con l'aids che ti invita a scoparla senza protezione, cosi la notte, amica se la dividi con chi ami, puttana se invece sei solo con te stesso, ti sei stancato di masturbarti e vuoi una finta compagnia che ti scaldi quel tanto che basta senza sapere a cosa invece vai incontro: distruzione e morte. Annientamento del se senza via di fuga. Nessuna mano protesa, solo un letto freddo in cui non ti riesci a riscaldare, piaghe sul cuore marcio e cancrena dell'anima.


P.S: Ringrazio gli utenti degli USA e della Russia che mi seguono, che fatica fate a tradurvi tutte ste stronzate.

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