martedì 10 febbraio 2015

Lettera n°36


Stato d'animo: rabbia+amore+disperazione+stanchezza+dolore

Song: "I remember" - Damien Rice (in loop continuo la parte interpretata da lui)





Ti sfido! Trovala un'altra che ti ami come ti amo io. Trovala un'altra che in silenzio sopporti i tuoi quarti di luna giustificandoti e augurandosi che passeranno in fretta. Trovala un'altra che ti doni amore incondizionato senza chiedere troppo in cambio. Trovala un'altra che cucini per te e con te perché ama farlo perché le sembra di poterti trasmettere, anche cosi, il suo amore, e non che lo faccia come un obbligo per fare "bella figura". Trovala un'altra che sacrifichi il proprio "io" per poter lasciare libero il tuo. Trovala un'altra che si morde la lingua se qualcosa che le dici o fai non le piace. Trovala un'altra che ti lascia tranquillo quando non "stai bene". Se ne sei capace trovala un'altra e AMALA come non hai saputo fare con me. Sempre ammesso che tu ne sia capace, sempre ammesso che tu riesca a lasciarti COMPLETAMENTE andare e sempre ammesso che tu senta qualcosa per lei che vada al di là di un'attrazione o di una cotta passeggera. 
E io? Io mi auguro di trovare un uomo come te, ma che sia in grado di ricambiare i miei sentimenti, che non si preoccupi e non si senta inadeguato, che non mi zittisca con un "non voglio parlarne" se voglio discutere, perché quello che per me è importante per lui non lo è, che rispetti chi sono e come sono e ami di me prima i difetti e poi i pregi, che faccia l'amore con me e che non finga di farlo, che dia concretezza a quello che dice soprattutto ai "ti voglio bene", "sei speciale", "sei importante", che non menta e non finga mai, che realmente pensi al mio benessere e non lo usi come una scusa perché sta male più per se stesso, che sia capace di parlarmi anche se non prova quello che provo io, che sia uomo con la U maiuscola; che come te mi esorti a scrivere, che come te mi faccia sentire bellissima, che come te mi faccia sentire protetta, che come te sia a tratti ossessivo con la mia salute, che come te sbuffi nel sonno, che come te mi tenga stretta a se quando dormiamo e sempre come te mi tiri a sé se durante la notte i nostri corpi si vanno ad allontanare, che come te giochi con il mio cane come se si conoscessero da una vita e abbia la premura di fargli un regalino che a lui piace, che come te mi venga a prendere da sotto casa con un ombrello aperto quando piove tanto, per evitare che io mi bagni, che come te mi renda partecipe della sua vita (forse più di quanto lo abbia potuto fare tu). Esiste? Non lo so, come non so se riuscirò ancora ad amare o se finirò per inaridirmi e per chiudermi oltre modo per evitarmi tutto il male, il dolore e la sofferenza che sto vivendo adesso a causa tua. Abbandono. Vengo sempre abbandonata, non amata. In una vita passata devo essere realmente stata una pessima persona, altrimenti non me lo spiego proprio perché debba essere sempre io a pagarne le conseguenze, perché ogni volta che amo qualcuno, in un modo o nell'altro questo qualcuno mi viene portato via. Che senso ha aver compreso cosa si vuole dalla vita, dal futuro se chi ti ha fatto scoprire questo cosa non c'è più? Non lo voglio un futuro, ma si è più coraggiosi nel continuare a vivere che nel lasciarsi andare all'oblio della morte, ma chissà potrei essere una codarda. Di essere debole adesso ne ho abbondanti prove.
Concludo con questa poesia (non mia):

Erich Fried

Soltanto non...

La vita
sarebbe
forse più facile
se io
non ti avessi mai incontrata.

Meno tristezza
ogni volta
che dobbiamo separarci,
meno paura
della prossima separazione
e di quella che ancora verrà.

E anche poco
di quella nostalgia impotente, che quando non ci sei
vuole l"impossibile
e subito,
fra un istante
e che poi
poiché non è possibile,
resta turbata
e respira a fatica.

La vita
sarebbe forse
più facile
se io
non ti avessi incontrata.


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