sabato 14 febbraio 2015

Lettera n°42

SEI LIBERO
C. Baudelaire
Sei libero 
davanti al sole del giorno
e libero 
davanti alle stelle della notte
e sei libero quando non vi è sole,
nè luna nè stelle. 
Sei libero 
anche quando chiudi gli occhi 
su tutte le cose.
Ma sei schiavo di colui che ami,
perché lo ami. 
E schiavo è colui che ti ama,
perché ti ama.


Non mi è mai importato nulla di San Valentino, per quanto banale possa essere, se amo lo faccio ogni giorno (e penso di avertelo dimostrato abbondantemente) eppure ammetto che questo San Valentino pesa come un macigno sulle spalle, mi sento un po' come Sisifo, per intenderci. Mi sento un peso enorme, non dico che non proverò a stare bene, a fingere perlomeno di stare bene, che non cercherò mille distrazioni per far sì che anche queste ventiquattro ore iniziate da un'oretta, passino più in fretta possibile, eppure... Eppure non potrò dire di stare bene, me lo auguro, lo spero, ma dubito già da ora che sarà cosi, come potrei? Sarebbe impossibile. Per quanti sforzi possa fare, non c'è assolutamente nulla da fare se non lasciare che il dolore, il malessere, la malinconia e l'amore (con annesso processo di disinnamoramento) facciano il loro corso senza troppi contrasti. Quindi piango se sento le lacrime pungermi gli occhi, urlo se sento la voce risalire veloce verso la gola, non dormo se Morfeo mi caccia dal suo Harem, ti penso se mi vieni in mente e ti amo se è quello che sento. Lascio che tutto mi investi affinché poi possa semplicemente attraversarmi, andare oltre e lasciare solo una scia, o almeno è quello che spero e che in molti mi stanno ripetendo per darmi coraggio, per consolarmi e per dimostrarmi la loro personale partecipazione al mio dolore che li rende impotenti. Sto avendo molto conforto da dei perfetti sconosciuti quando mi basterebbe una tua parola, la tua voce per tornare ad essere felice, per carità sarebbe momentaneo, poi ripiomberei nel vuoto e nell'oscurità, la mia questa volta, ma almeno saprei che ci sei, e invece... Mi tocca saperti assente, saperti distante, saperti sconosciuto ma amato. E' complicato. Di me sai tutto, di me sai quanto difficile sia abbandonare ed essere abbandonata eppure... Hai scelto la via più infame e bastarda, hai scelto qualcosa che mi uccide giorno dopo giorno, un dolore vecchio come il mio personale mondo e che non potrò mai affrontare o vincere. Non so perché lo hai fatto, non so perché d'un tratto non ti interessi più sapere come sto e quanto la tua scelta mi stia nuocendo, ma non preoccuparti, passerà. Tu pensa per te, sii felice. Sii sereno. Torna a splendere per te stesso o per chi ti pare. Trova il tuo Luz altrove. Io resto qui. In attesa di una nuova dose. In attesa di te che, nonostante tutto, vorrei ancora qui con me. Buon San Valentino mio amore non corrisposto. 
Lo so che non ha senso questa citazione rispetto alla poesia di Baudelaire ad inizio lettera, ma è un pensiero che condivido un po', per quanto la speranza, come saprai, è l'ultima a morire:

"Non ho mai creduto alla possibilità che il tempo tenga accesi i sentimenti. 
Credo alle persone che si amano ogni giorno, che si cercano, che camminano e affrontano le cose tenendosi per mano. Credo alle persone che dialogano, che si guardano negli occhi, che litigano, che fanno la pace. Non credo e, peggio ancora, non sopporto chi immagina di andarsene dalla vita di qualcuno, per poi tornare dopo anni e dire: «non ho smesso di pensarti». Insomma, l'amore si coltiva, si vive, si consuma, non si lascia a crescere da solo come fosse una pianta selvaggia. Perché se è così che fai, al tuo ritorno, pianta selvaggia ritroverai."
Serena Santorelli 

P.S: pianta selvaggia non la troverai, ma troverai una porta chiusa più difficile di Settembre da aprire, ma i miracoli esistono? Tornerai? Non credo, ma chissà... Mai mettere limiti alla provvidenza. Lo sai. Credo nel destino, e tu ed io eravamo destinati.

Nessun commento:

Posta un commento