sabato 7 febbraio 2015

Riflessioni notturne di una che ha perso il sonno


Cazzeggio online per ammazzare i pensieri e mi trovo dinanzi questa cosa:


"L’Uomo che ti telefona solo per sentire la tua voce… l’Uomo che ride e piange con te…che ti pensa prima di addormentarsi e quando si sveglia…che ti pensa durante il giorno…che ti abbraccia senza motivo…che ti prende come sei e non vuole cambiarti…che se sbaglia cerca di rimediare senza che glielo chiedi tu…che cerca di capirti…che ti ama come sei… l’Uomo che ti chiama ancora dopo avergli attaccato il telefono.Che rimanga sveglio solo per vederti dormire. Che bacia la tua fronte. Che non gli importa se ingrassi o dimagrisci col trascorrere degli anni. Che ti domanda che cosa vuoi mangiare oggi o se hai già mangiato. Che prenda la tua mano …di fronte ai suoi amici. Che ti dica costantemente quanto gli importa di te e quanto è fortunato per averti. E che quando ti presenta agli amici dica: E LEI LA DONNA CHE AMO… Ama quell'Uomo perché lui ti ama e difficilmente smetterà di farlo."


Non so chi sia l'autore di questo pensiero, ma mi ritrovo a sorridere blandamente e a dirmi che io uno cosi lo avevo pure trovato, peccato che fosse lui a non ritrovarsi in tutto ciò, peccato che lui si sentisse inadeguato, peccato che lui sia incapace di amare (sempre secondo lui), o sarebbe meglio dire che è incapace di amare la sottoscritta che ha preso in mano le redini della situazione e si è ritrovata a fare tutto quello che avrebbe dovuto fare "l'uomo che ti ama". Non so se un giorno leggerà tutto quello che scrivo pensando a lui, la cosa al momento, per come mi sento oggi, mi appare irrilevante ed inutile, ha deciso di non avermi nella sua vita, ha deciso di voler vivere senza amore (quello mio, magari ora starà dormendo abbracciato ad un'altra o al cuscino, non mi interessano più queste congetture), io decido che merito una persona PRESENTE, una persona che mi dia quello che voglio anche se non so cos'è che voglio, una persona che si immagini un futuro assieme e che accompagni le (belle) parole ai fatti che diano una concretezza a quello che scrive o dice. A parlare e scrivere siamo buoni un po' tutti, ma è l'impegno e la volontà di stare con qualcuno, di provare a capirlo e di mettersi nei suoi panni e soprattutto il PARLARE, rendono un rapporto, di qualsivoglia natura si tratti, tale. Altrimenti è tutta una montatura. Una balla fine a se stessa. Una recita mal riuscita che lascia, inevitabilmente, uno dei due scottati. Questa volta è toccato a me, il Karma non dimentica, la prossima volta lo scottato potresti essere tu, non che la cosa mi importi, potrebbe, mi dispiacerebbe, ma non sono io a deciderlo. Avrai ciò che dai. Non so chi l'abbia detto, ma penso che tutto ti ritorni indietro con la medesima intensità con la quale tu stesso lo hai ricevuto o ne sei stato privato. Io ora ho pagato per qualunque cosa che abbia fatto di sbagliato verso un altro essere umano, adesso la palla la lancio in aria e chi la prenderà non saranno affari miei. Me ne lavo le mani (ah che belli questi modi di dire che all'occorrenza diventano deliziosamente perfetti in un determinato contesto scritto). Rabbia? Cinismo? No, pensieri, riflessioni. Nessuna emozione che prevarica. Solo parole.

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