giovedì 12 febbraio 2015

Lettera n°38

- Non chiamarmi - ha detto.

- Non ti chiamo... Ma devi sapere che ogni telefonata che non faccio, ogni messaggio che non mando sono un gesto d’amore. Che il mio silenzio ti parli di quello che provo per te. In queste ore ti coprirò di invisibili carezze. Sono innamorato. Sono senza forze. Nello stomaco ho un pungo d’acciaio che mi stringe. C’è chi mi direbbe che la desidero così perchè non posso averla. Non lo so. Hanno ragione. Hanno torto. Ora non ho tempo per pensarci. Penso solo a lei

Fabio Bonetti


Non mi hai detto di non chiamarti, ma implicitamente mi hai imposto il silenzio, l'assenza, la tua mancanza. Mi hai imposto di non cercarti, di non esserci, di non poterti sentire, di non essere parte della tua vita in nessun ruolo esistente al Mondo. Non vuoi farmi male o non vuoi farne a te?  Bhè sappi che fa male anche cosi. Fa male sapere che chi ti ha sempre esortato ad essere te stessa, adesso ti stia obbligando a non esserlo più, ti stia castrando le ali e non vi è nulla che io possa fare per oppormi a tutto questo. In mente sempre l'idea di poter essere un dolore nella tua vita e allora mi sto zitta, trattengo l'impulso di scriverti o chiamarti, trattengo ogni impulso che possa portarmi a cercarti, ma ciò non comporta che non voglia farlo. Cristo, non hai idea di quanto ne abbia voglia, di quanto mi manchi la tua voce, il tuo ridere, le tue rughette, i tuoi gesti, le tue mani, le tue labbra, mi manchi tu in tutto il tuo essere, la tua presenza cosi assente resta presente sempre e comunque. Sei qui, e non riesco a cacciarti, a mandarti via, ad allontanarti o ad odiarti. Non ci riesco. Ogni pensiero in cui ci sei, spero che un brivido corra lungo la tua schiena, che ti porti a dire "Ecco! Mi sta pensando di nuovo!", ma alla fine so che mi diresti che devo cancellarti, eliminarti dalla mente e dal cuore, che devo smetterla di preoccuparmi per te, che devo pensare a me e ad imparare a vivere come se tu non ci fossi mai comparso nella mia vita, ma come posso farlo? E' impossibile! Fattene una ragione, l'amore se è amore te lo trascini sempre dietro come il velo di una sposa lungo la navata e non c'è niente e nessuno che possa reciderlo o allontanarlo o peggio ancora: cancellarlo. L'amore resta. Nonostante il dolore, l'assenza, il non amore da parte dell'altro, l'amore resta imperterrito. Si attacca in maniera irreversibile sull'anima e per quanti nuovi accenni di amori o distrazioni possano affacciarsi, l'amore resta immutato, sbiadisce appena, ma basta un ricordo per sentire nuovamente il cuore sciogliersi e tornare a pulsare senza sosta. Non ti cerco per non farti male, per non farmi male. Non ti dico più che l'amore era in te e l'ho percepito, ripetermi non ha più senso, tu non vuoi più avere a che fare con me, tu non vuoi più avermi in nessun ruolo nella tua vita ne ora ne in futuro, non so nemmeno quanto ti possa interessare sapere come sto, se sto mangiando, dormendo o se ho smesso di amarti, non lo so e non lo potrò sapere se non te lo chiedo direttamente, ma tranquillo, non ti cercherò, perché farlo comporterebbe riportarti nuovamente a fronteggiare qualcosa o qualcuno che ti rende inadeguato, che ti ha fatto, senza desiderarlo, male. Qualcuno che ti ha amato ed è convinta che tu avessi provato lo stesso, ma in quello è ben chiaro ora, mi ero solo illusa, ho creduto in qualcosa che non c'era, me lo hai detto, l'ho assimilato, ma vedi, non posso smettere di desiderarti, di pensarti o di amarti, non ci riesco. Sei qui. Ci rimarrai. Nonostante tutto, nonostante tutto quello che può succedere nei giorni a venire tu resterai sempre qui. Tu farai sempre parte di me. Io ti apparterrò sempre. Una parte di me continuerà ad aspettarti e a guardare con attenzione ogni auto del colore della tua, ogni pizzetto nella speranza di incrociare nuovamente il tuo sguardo e perdersi di nuovo in esso. 

Nonostante tutto ti amo.

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